Diabete, ora è possibile monitorare la glicemia con un sensore impiantato
di Antonio Caperna
Fino a oggi sono centinaia i pazienti che lo utilizzano nel mondo e in Italia sette. Tre sono stati impiantati a Padova dal team della dottoressa Bruttomesso dell’Unità Operativa Complessa di Malattie del Metabolismo, due a Olbia al centro di Diabetologia dell’Ospedale San Giovanni di Dio di Olbia diretto da Giancarlo Tonolo e altri due hanno ricevuto il dispositivo presso l’Azienda Ospedaliero Universitaria “Mater Domini” di Catanzaro, dove opera la professoressa Concetta Irace del Dipartimento di Scienze della Salute.
I pazienti hanno espresso grande soddisfazione per la facilità d’uso del dispositivo, per la sicurezza e affidabilità del dato di rilevazione della glicemia e per il miglioramento nella gestione quotidiana del diabete. Il sensore è sottocutaneo e non necessita di alcun ago che lo colleghi al trasmettitore ricaricabile, che è interamente rimovibile in modo semplice e senza rischi ed è quindi compatibile con qualsiasi tipo di attività.
«Si tratta di un vero e proprio cambio di paradigma nella gestione del diabete - afferma Massimo Balestri, General Manager di Roche Diabetes Care Italy - Strumenti di monitoraggio come questo consentono di aumentare la qualità di vita e di ottimizzare il controllo metabolico. Siamo certi di aver portato in Italia un enorme beneficio per le persone con diabete e continueremo in questa direzione perché è nello spirito della nostra azienda. Questa tecnologia garantisce un livello elevato di accuratezza delle rilevazioni. I primi riscontri da parte dei pazienti ci dicono che abbiamo intrapreso la strada giusta».
Il sistema Eversense invia allarmi, avvisi e notifiche relativi ai valori del glucosio visibili in qualsiasi momento sull’app. Il trasmettitore attraverso suoni e/o vibrazioni avvisa l’utilizzatore quando i livelli di glucosio raggiungono valori troppo elevati o troppo bassi grazie alla presenza di un algoritmo predittivo avverte il paziente preventivamente di probabili episodi di ipo o iperglicemia.
(leggocaperna@gmail.com)
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 12 Aprile 2017, 08:40
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