Diabete, ecco il primo pancreas artificiale. Addio a siringhe e penne

Diabete, ecco il primo pancreas artificiale. Addio a siringhe e penne

Arriva la rivoluzione per chi è ammalato di diabete di tipo 1 o giovanile. La Food and Drug Administration (Fda), l'agenzia statunitense che approva i farmaci, ha detto sì a un nuovo sistema per i pazienti dai 14 anni in su. Si tratta del primo pancreas artificiale, un apparecchio che monitora automaticamente il glucosio nel sangue e rilascia la giusta quantità di insulina, senza quindi più la necessità di doversela iniettare con siringhe o penne. «È la prima tecnologia di questo tipo - precisa Jeffrey Shuren, direttore del Centro di apparecchi e radiologia sanitaria dell'Fda - e può dare ai malati una maggiore libertà nella vita di tutti i giorni, senza dover monitorare costantemente e manualmente il glucosio e farsi iniezioni di insulina».


Il diabete di tipo 1, che richiede il trattamento con insulina tutta la vita, è una malattia autoimmune. Il sistema immunitario riconosce come estranee e dannose le cellule del pancreas che producono insulina, e le attacca fino a distruggerle, portando a un deficit assoluto di questo ormone, che regola i livelli di glucosio nel sangue. La malattia si sviluppa in genere nell'adolescenza, ma può comparire anche in età neonatale o nei giovani adulti (circa il 30% dei casi è diagnosticato in età adulta). In Italia colpisce circa 300.000 persone e ha un tasso di incidenza variabile, a seconda della regione: si va da 6/7 a 40 casi per 100.000 bambini con età 0-14 anni.


 
L'apparecchio approvato dall'Fda, chiamato anche pancreas artificiale, regola i livelli di insulina quasi senza il minimo intervento del paziente.
Misura il glucosio ogni cinque minuti e automaticamente somministra o trattiene l'insulina. Il sistema è composto da un sensore che si attacca al corpo per misurare il glucosio sotto pelle, una pompa di insulina che si può agganciare alla cintura, e un cerotto ad infusione, collegato alla pompa con un catetere per il rilascio di insulina. Mentre l'apparecchio regola automaticamente i livelli di insulina, il paziente deve richiedere manualmente le dosi di insulina quando consuma i carboidrati col cibo. L'apparecchio è risultato sicuro per i pazienti dai 14 anni in su, mentre non lo è per i bambini dai 7 anni in giù e per i pazienti che hanno bisogno di meno di 8 unità di insulina al giorno. L'azienda produttrice sta lavorando ad uno strumento simile per i bambini dai 7 ai 13 anni.

 
Ultimo aggiornamento: Giovedì 29 Settembre 2016, 21:54
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