Dal finocchio al the verde: giro di vite sui dimagranti nelle farmacie

Dal finocchio al the verde: giro di vite sui dimagranti nelle farmacie

di Ernesto De Franceschi
Da antiepilettici come la zonisamide al the verde, da antidepressivi come la fluvoxamina al finocchio. Sono solo alcune delle circa quaranta sostanze bandite dalle preparazioni galeniche a scopo dimagrante. A lanciare un nuovo giro di vite sui preparati antiobesità che vengono fatti in farmacia è un decreto del ministero della Salute pubblicato sulla Gazzetta ufficiale il 2 gennaio scorso. Il provvedimento, che ha spinto medici e farmacisti a chiedere un confronto sul tema, vede nello stesso elenco decongestionanti come la fenilefrina e medicinali usati contro le dipendenze come il naltrexone, ma anche di caffeina, rabarbaro, aloe e tè verde.

«A scopo cautelativo», si legge, «è fatto divieto ai medici di prescrivere e ai farmacisti di eseguire preparazioni magistrali contenenti principi attivi finora noti per essere impiegati nelle preparazioni galeniche a scopo dimagrante, per i quali non esistono studi e lavori apparsi su pubblicazioni scientifiche accreditate in campo internazionale che ne dimostrino la sicurezza in associazione». Quello in vigore dal 3 gennaio è solo l'ultimo di una serie di decreti con i quali il Ministero è intervenuto portando a circa sessanta le sostanze messe 'al bandò in preparazioni galeniche dimagranti. Un anno fa è stata la volta della efedrina, uno stimolante che mima le anfetamine.

Nei mesi precedenti era stata la volta di anoressizzanti, cioè inibitori dell'appetito, come il topiramato (antiepilettico) o la metformina (antidiabete) o diuretici come il furosemide, fino ad anfetamine come il bupropione (antidepressivo). Ma questa volta il decreto va oltre il divieto di miscelazione a scopo dimagrante. «Sembra vietare - chiarisce Andrea Mandelli, presidente Federazione degli Ordini dei Farmacisti (Fofi) - tutte le preparazioni nelle quali i principi attivi risultino in associazione tra loro, anche per altre necessità terapeutiche. Così si decreta la fine di quell'attività tradizionale del farmacista che consiste nell'unire principi attivi per alleviare alcune sintomatologie. Ad esempio Senna e Cascara sono da centinaia di anni utilizzate insieme come lassativo. Tra l'altro il decreto non vieta che possano esser comprate separatamente dal paziente e poi unite». Di qui la richiesta di un tavolo urgente. «Serve un chiarimento, ma sono confidente che il Ministero saprà risolvere il problema».

Contrari anche i medici, con il presidente della Società Italiana di Medicina Generale (Simg) Claudio Cricelli che parla di un provvedimento «confusionario e contraddittorio». «Mette insieme sostanze molto diverse fra di loro.
L'obiettivo, correttissimo, è eliminare il sottobosco di preparazioni galeniche propinate per dimagrire, perché nessuno di quei farmaci è in grado di ottenere questo scopo, nel momento in cui non si hanno evidenze scientifiche. Ma di qui a mettere al bando, anche se in maniera ambigua, sostanze molto diverse, come il tarassaco, che si trova comunemente nei campi, è esagerato».

Ultimo aggiornamento: Mercoledì 4 Gennaio 2017, 20:25
© RIPRODUZIONE RISERVATA