Il parto cesareo? Espone i bimbi al rischio obesità
Di questi, oltre 4.900 erano nati da parto cesareo. La ricerca, osservano gli autori, è la prima a mostrare un chiaro legame tra rischio obesità e taglio cesareo. Pur con alcuni limiti: mancano dati sulle indicazioni per il cesareo, su aspetti del travaglio e del parto, dettagli sul microbiota della prole o su altri potenziali fattori biologici in grado di esplorare i meccanismi alla base della correlazione.
Dall'analisi è emerso che la modalità del parto fa differenze anche in famiglia: secondo i risultati, i bebè nati con cesareo hanno il 64% di probabilità in più di essere obesi rispetto ai loro fratelli nati con parto naturale. In generale il parto cesareo è correlato a un rischio obesità più alto del 15% rispetto a quello vaginale, ma a rinforzare questo legame osservato dagli esperti c'è anche un altro dato: i bimbi nati per via vaginale da mamme che hanno avuto un precedente parto cesareo hanno mostrato di avere un rischio obesità inferiore del 31% rispetto ai piccoli nati con taglio cesareo da una mamma che ne aveva avuto un altro prima.
Gli autori spiegano che il legame fra obesità e cesareo potrebbe dipendere dalle differenze nella flora batterica gastrointestinale che si stabilisce al momento della nascita: i bambini nati con parto naturale, infatti, hanno una maggiore esposizione al microbiota vaginale e gastrointestinale della loro madre, fattore che è noto essere benefico per il bebè. «Il taglio cesareo è senza dubbio una procedura necessaria e salvavita in molti casi - precisa Jorge Chavarro, professore associato di Nutrizione ed Epidemiologia e autore senior dello studio - ma ha anche qualche rischio e la nostra scoperta mostra che il rischio obesità per i neonati potrebbe essere un altro fattore da considerare».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 7 Settembre 2016, 14:26
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