Lo ha ipotizzato uno studio dell'univrsità el Michigan. Precedenti lavori condotti sugli animali hanno rilevato come alcuni alimenti lavorati o con aggiunta di carboidrati e grassi raffinati (come farina bianca e zuhhero), sono in grado di innescare dei comportamenti simile alla dipendenza.Ma anche nell'uomo - secondo i ricercatori - alcuni cibi altamente lavorati inducono il cervello a provare piacere, stimolando a richiederne ancora. Leccornie particolarmente gustose innescherebbero quindi fenomeni cerebrali simili a fumo, alcol e droga.
«Possiamo modificare il modo con cui avviciniamo il trattamento dell'obesità - spiega Nicole Avena farmacologa dell'Icahn School of Medicine al Mount Sinai di New York e co-autrice della ricerca -. non più solo diete ferree, con il taglio di alcuni alimenti, grazie ad un approccio più simile a quello che già si usa per chi è dipendente da droghe e alcol».
Ultimo aggiornamento: Sabato 28 Febbraio 2015, 21:09
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