Osvaldo Bevilacqua: «Il mio menu
al peperoncino per tenermi in forma»

Osvaldo Bevilacqua: «Il mio menu al peperoncino per tenermi in forma» | Video

di Francesca Cicatelli
Incarnazione della gioia di vivere, Osvaldo Bevilacqua si racconta attraverso i viaggi, l'amore, i figli e i consigli di un giornalista e viaggiatore esemplare. Volto storico di Sereno Variabile, la trasmissione inserita nel Guinness World Records come il programma televisivodedicato ai viaggi, di tutti i tempi, dalla più lunga durata al mondo e condotto ininterrottamente dallo stesso giornalista. Bevilacqua è nelle librerie in questi giorni con "Antiche strade d’Italia, in cammino tra borghi, sapori e tradizioni" (Rai Eri), in cui ripercorre la via Francigena che tagliava l’Italia da Nord a Sud, la Salaria da Est a Ovest, la Rotta dei Fenici che toccava le affascinanti coste delle sue isole: strade dove si intrecciano il genio dei Romani e la spiritualità di san Francesco, storie affascinanti di ieri e idee vincenti di oggi.
 
 


Un libro che fa viaggiare già con la fantasia pur parlando di realtà, che turisti siamo diventati? Abbiamo rinunciato a viaggiare a favore della comodità?
«Siamo diventati dei turisti più consapevoli e oggi si assiste ad un ritorno al passato, alla semplicità e alle cose autentiche, anche a svantaggio delle comodità».
  
Il luogo imperdibile del Mezzogiorno?
«È il Mezzogiorno stesso. Ogni volta che Sereno Variabile promuove una località del Sud c'è un boom di ascolti».
 
Le chiesero di viaggiare nello Spazio? Perché disse di no?        
«Mi invitarono alcuni amici della Nasa. Dissi subito di sì ma ero fidanzato con l'attuale moglie che mi diede del matto e ho dovuto rinunciare».
 
È giusto rinunciare al viaggio per decisione d'altri, per gli affetti o ognuno dovrebbe concedersi quest'apertura al mondo senza badare alle volontà altrui?
«Non si dovrebbe mai rinunciare ad un viaggio per nessuno. Normalmente la strada imboccata va percorsa fino alla fine ma occorre comunque operare con priorità e responsabilità».
 
È un diritto viaggiare? O almeno dovrebbe essere garantito?
«Viaggiare è un diritto ma soprattutto un dovere. Molti si adagiano  invece proprio quando ci si lascia andare è il momento buono per affrontare un viaggio: fa bene ai neuroni e alle endorfine».
 
Il viaggio che sogna e che ancora non è riuscito ad organizzare?

«Il viaggio che sogno è sempre quello nello spazio, ci porterei i miei figli e mia madre che sognava di scendere sotto i 400 metri nei fondali marini e nello Spazio per vedere la Terra dall'alto. Mia moglie no perché avrebbe paura».
 
Il suo compagno di viaggio ideale? E in generale com' è meglio viaggiare?
«Porte aperte a tutti. Ci sono dei momenti in cui c'è la necessità di star da solo e di farsi un viaggetto ma normalmente è bello andarci con la famiglia, seguire le intuizioni dei figli e rispondere alle loro domande. Comunque chi determina il viaggio è la donna».
 
Cosa pensa dei travel bloggers?
«Possono agevolarci il viaggio ma informiamoci sempre se si tratta di professionisti seri».
 
In Puglia hai avuto una brutta esperienza con alcuni ladri, Lei che ha viaggiato tanto come scrostare il pregiudizio legato al Sud?
«Non si deve generalizzare. Lo zainetto mi è stato restituito alla fine. Succssse a Trani e il sindaco era preoccupatissimo. Ma non c'entra mai il territorio».
 
Ha rischiato di morire per la puntura di un calabrone, riesce a viaggiare senza paure o preferisce essere previdente e avere sempre un prontuario di intervento?
«Quando viaggio porto il minimo indispensabile. Ho rischiato a volte ma non ho paura».
 
Ha detto: "Se propongo Miami al massimo mi mandano ad Ostia", esigenza di valorizzare l'Italia o anche sintomo di una crisi economica della Rai e della tv in generale?
«I primi 20 anni abbiamo dedicato spazio all'estero ma poi abbiamo deciso di puntare sull'Italia e sui suoi particolari. Poi certo c'è un problema economico evidente».
 
Ha avuto una cattedra di giornalismo televisivo alla Luiss, cosa insegna ai ragazzi, il giornalismo è un mestiere finito e ormai a corredo di altre attività anche per via del giornalismo partecipativo e diffuso per cui tutti scrivono ?
«Chi vuole intraprendere il giornalismo deve fare attenzione all'autorevolezza delle fonti prima di pensare agli scoop. Il giornalismo non è in crisi resta sempre una meravigliosa professione. Fate i giornalisti».
 
È dal '77 che viaggia, ci sono giorni in cui resterebbe volentieri a casa?
«In 40 anni di Sereno variabile abbiamo percorso più di 17milioni di chilometri ma ho imparato da non sottrarre affetto alla famiglia basta organizzarsi bene e si può fare tutto».
 
Di nuovo padre a 70 anni, un'analisi sociologica e umana e cosa consiglia a chi ha paura di avere tardi i figli? Come può essere un rapporto padre e figlio in un'altra fase della vita?
«Avere un figlio in giovane età è bello si cresce insieme ma a 70 anni è meglio: c'è la saggezza e ci si apre di più ai figli».
 
Come si tiene in forma?
«Non è difficile: a tavola bisogna essere morigerati concedendosi qualche eccezione ogni tanto e poi percorro lmeno10 chilometri al giono a passo svelto e mangio un po' di peperoncino». 
 
Nel tempo libero viaggia comunque ?
«È difficle tenermi fermo mi dovrebbero legare, coinvolgo la famiglia a viaggiare a fare scoperte insieme anche a piedi nei dintorni di casa».
 
 
 
Ultimo aggiornamento: Giovedì 20 Luglio 2017, 20:00
© RIPRODUZIONE RISERVATA