Scoperto il "tesoro di Augusta": 5.500 monete romane d'argento: «Un mistero: nascoste da qualcuno nel III secolo»

Scoperto il "tesoro di Augusta": 5.500 monete romane d'argento: «Un mistero: nascoste da qualcuno nel III secolo»

di Laura Larcan

Ormai gli archeologi lo chiamano “il tesoro di Augusta”. Un autentico mistero archeologico restituito da un sito a circa 40 miglia a nord-ovest di Monaco, nel sud della Germania. E’ proprio in un sito nei pressi della città tedesca di Augusta che un’équipe di ricercatori ha riportato alla luce più di 5.500 monete d’argento che erano state volontariamente sepolte nell’antico letto di un fiume circa 1.800 anni fa. Si tratta del più grande tesoro di argento romano antico mai trovato in Baviera. Nascoste, perché? Qual è lo scenario storico?

La scoperta ha restituito uno spettacolo per gli occhi. Si tratta di “denari” romani, ossia monete d’argento coniate tra il I e il III secolo d.C., dall’età di Nerone fino a quella di Settimio Severo, vale a dire dal 54 al 211 d.C. La notizia è stata riportata da LiveScience e sta rimbalzando su siti specialistici tedeschi e internazionali. Anche lo Smithsonian Magazine si è interessato al ritrovamento. Il tesoro è stato scavato da Sebastian Gairhos, direttore del Servizio Archeologico della Città di Augusta. Come ha dichiarato Stefan Krmnicek, il professore di numismatica antica presso l’Università di Tubinga in Germania che sta ora guidando lo studio dei reperti: «La moneta più recente del tesoro è stata coniata all’inizio del III secolo».

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Questo significa che la deposizione del tesoro risale all’inizio del III secolo. «Il tesoro è stato sepolto all’inizio del III secolo fuori dalla città romana di Augusta Vindelicum, vicino alla Via Claudia Augusta, una strada romana che vi correva accanto».

Nel dettaglio, le monete erano state seppellite in un antico alveo di fiume. «Il luogo del nascondiglio è stato probabilmente spazzato via molti secoli dopo da un’inondazione del fiume Wertach, spargendo le monete nella ghiaia del fiume», ha spiegato Krmnicek. Siamo in un momento storico in cui Augusta Vindelicum (un insediamento che risale ad Augusto) era la capitale della provincia romana della Raetia.

Al momento della sepoltura delle monete, l’Impero Romano era in pieno svolgimento, con la sua moneta che raggiungeva tutti gli angoli del suo territorio e oltre. La scoperta risale all’inizio del 2021, ma ne è stata data notizia alla conclusione del restauro e dello studio di tutto il tesoro. Gli archeologi ancora non sanno dare uno spiegazione sul perché il tesoro sia stato seppellito. Sul caso sta lavorando anche Leo Brey, un dottorando all’Università di Tubinga, che spera di risolvere l’enigma. Quello che è sicuro è il valore. Il tesoro valeva da 11 a 15 volte lo stipendio annuo di un soldato semplice (tra 375 e 500 denari). «Questa somma di denaro deve essere stata enorme per gli standard antichi», riflette Krmnicek all’emittente tedesca ZDF. «Non era certamente di proprietà di qualcuno che apparteneva alla piramide sociale inferiore, ma persone che erano attive nell’esercito o nel commercio».


Ultimo aggiornamento: Venerdì 19 Novembre 2021, 16:06
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