Pop It, il gioco dell'estate che fa "scoppiare" il mondo: ecco l'anti stress che spopola su TikTok

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Alzi la mano a chi non è capitato quest'estate di assistere a scene di genitori sudati che tornavano dalla spiaggia con i propri figli, o di avere come vicini di tavolo al ristorante famiglie con bambini e nel mentre sentire di sottofondo un ripetuto Pop, pop, pop. E girandoci per cercar di capire cosa fosse quel rumore vedevamo bambini ipnotizzati con in mano sagome di silicone multicolor. Se non lo sapete ancora, si chiamano Pop It e sono i nuovi giochi anti stress per i più piccoli (ma non solo). Sono coloratissimi, dalle forme più divertenti e si possono portare ovunque. Palline da poter schiacciare ovunque, all'infinito. È questo il gioco dell'estate. Il principio come detto è quello del pluriball, che una volta conclusa la sua funzione di imballo ammortizzante, si trasforma in un ottimo strumento per scaricare la tensione. Chi non ha giocato da bambini per ore scoppiando quelle palline: l'unica differenza con il Pop It è che questo suono è infinito. Perfetti per gestire lo stress ma anche per divertirsi con gli amici. 

Pop It, la mania dell'estate

Tutto ha avuto inzio su TikTok, con l’hashtag #PopIt che con più di 3,3 miliardi di visualizzazioni ha fatto il pieno di condivisioni. È sul social network che il Pop It, il gioco dell’estate, è diventato famoso tra forme, grandezze e colori eccentrici. Tutti lo vogliono. Ma cosa è questo gioco? Il Pop It non è niente altro che un disco di silicone morbido in cui sono presenti delle bolle che vanno schiacciate da un lato e nel frattempo si rigonfiano dall’altro, per uno scoppio infinito. Lo si gira e si ricomincia da capo. Si trova nelle più varie forme dalle classiche come il cerchio o il quadrato, alle più divertenti come un unicorno, un cuore, una farfalla, o anche un teschio (che pare essere tra i più ambiti). Può essere piccolo come un portachiavi o enorme per poter giocare insieme. E, tra i bambini, se non hai la cover del cellulare Pop It sei out. Usato dai bambini, ma in realtà viene spesso rubato anche dagli adulti, che si divertono a scoppiare le bolle come antistress. Indicato dai 3 anni in poi, con la possibilità di giocare da soli o insieme, tra i bambini di 7 e i 13 anni è però un vero must. Questo gioco non è solo un antistress ma favorisce anche la concentrazione e il ragionamento logico nei più piccoli, anche in caso di disturbi di attenzione e apprendimento. In realtà il Pop It ha delle vere e proprie regole (che si trovano all’interno del sacchetto) per giocare in due da dover seguire.

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Le regole del gioco

Scegliete chi inizia per primo, i giocatori a turno sceglieranno una riga e faranno scoppiare tutte le bolle che vogliono nella riga scelta, il giocatore successivo sceglierà un’altra riga con bolle non ancora aperte e ne scoppierà quante ne vorrà solo in quella riga, i giocatori continueranno a fare a turni finché un giocatore non sarà costretto a scoppiare l’ultima bolla. Quel giocatore perde quel round. Per ricominciare basta girare il tabellone e ricominciare.

Pop It: The Toy of the Pandemic

Al di là della forza pubblicitaria arrivata ai Pop It grazie ai social network, alcuni ipotizzano che il successo del abbia a che fare anche con il Covid-19 per via dell’efficacia che il giochino avrebbe nel dare sollievo allo stress dovuto all’ansia del contagio e all’isolamento. Il Wall Street Journal è arrivato a definirlo “the toy of the pandemic” (“il giocattolo della pandemia”). Questa ipotesi non è da escludere, visto che molti esperti riportano esperienze positive nell’uso dei fidget toys da parte di bambini particolarmente distratti o agitati, anche se al momento non esistono studi scientifici autorevoli che ne dimostrino l’efficacia.

Dove nasce il gioco

Ma il Pop It ha una storia che parte 46 anni fa, e fu inventato in Israele nel 1975 dalla coppia di designer Theo Coster e Ora Rosenblat, fondatori dell’azienda Theora Design, che fa giocattoli per bambini e giochi da tavolo (Indovina Chi tanto per citarne uno).

Secondo la ricostruzione di Le Monde, l’idea venne a Rosenblat che, dopo la morte della sorella per un cancro al seno, una notte si svegliò raccontando al marito di aver sognato un campo di capezzoli e da questa immagine gli chiese di creare un gioco. Per i trent’anni successivi però il gioco prodotto da Theora Design (che era triangolare e un po’ diverso dai Pop it di oggi) non riscosse particolare interesse. Nel 2013 il gioco fu rivisitato e rimesso sul mercato dall’azienda di giocattoli canadese FoxMind Games col nome Last One Lost. Il nome si spiega col fatto che, oltre a essere un anti-stress, ci si può giocare in due: a ogni turno un giocatore fa “scoppiare” col dito il numero di bolle che vuole, purché siano tutte sulla stessa riga, e perde il giocatore che fa l’ultimo pop. Ci volle qualche anno (e la forte spinta di TikTok) perché il gioco prodotto da FoxMind prendesse piede e diventasse il tormentone che è ora. 

Cosa sono e a cosa servono i fidget toys

I Pop it fanno parte di un genere di giocattoli che in inglese sono detti fidget toys: cioè piccoli anti-stress che non hanno una funzione specifica ma che tengono impegnate le dita con un effetto rilassante su chi li usa. Hanno cominciato a diffondersi qualche anno fa, dopo l’improvviso successo dei fidget spinner, quella specie di rotelle con un perno centrale di metallo che si tiene tra le dita e intorno al quale ruota una struttura composta da due o tre "ali" arrotondate. L’idea alla base dei fidget toys è che per molte persone, e soprattutto molti bambini, possa essere difficile concentrarsi soltanto su stimoli visivi o uditivi come quelli di una normale lezione a scuola, e che maneggiare un oggetto che fa una sola cosa, come un fidget spinner, possa aiutare a mantenere l’attenzione e a rilassarsi. È la stessa cosa che succede a molti adulti quando si rigirano una penna tra le dita, fanno scarabocchi, o si girano di continuo un anello. Il dottor Will Shield, psicologo infantile dell'Università di Exeter, ha detto a Newsround che i giocattoli sensoriali come questo esistono da generazioni: «I giocattoli sensoriali sono stati usati per anni, fin dagli anni '70. Gli psicologi nei Paesi Bassi hanno creato stanze sensoriali per aiutare i bambini con disabilità, dove erano interessati a luci, suoni e oggetti con cui giocare e toccare. Ciò ha aiutato a calmare e rilassare le persone durante le sessioni di terapia. I giocattoli sensoriali attivano uno o più dei nostri sensi, ad esempio la vista, l'udito o il tatto. Quindi, quando proviamo una grande emozione, come essere spaventati o preoccupati, giocare con qualcosa che sembra, si sente o suona in modo diverso può aiutare a distogliere la nostra attenzione da quella grande emozione. I giocattoli sensoriali possono anche aiutarci con la concentrazione e l'attenzione, proprio come gli adulti giocano con una penna quando cercano di ascoltare qualcosa».

Perchè i Pop It sono diventati famosi

Oltre alla funzione anti-stress tipica di tutti i fidget toys, i Pop it hanno alcune caratteristiche che li hanno resi molto adatti a diventare virali sui social network. Per esempio, quando si “scoppia una bolla” fanno un rumore sordo (il famoso pop) che per alcuni ha un effetto ASMR, cioè provoca una sensazione piacevole e di rilassamento, anche fisico. I video e i contenuti audio ASMR si sono diffusi molto online negli ultimi anni e alcuni dei video realizzati coi Pop it e pubblicati su TikTok e Instagram rientrano in questo filone. Inoltre i colori vivaci e le forme più varie li rendono particolarmente adatti ad attrarre l’attenzione nei brevi video che scorrono sulla piattaforma.

Come si usano

Apparentemente con i Pop it non si possono fare molte cose e quelle che si possono fare non sono neanche così interessanti, eppure su TikTok i video dedicati a questo gioco hanno miliardi di visualizzazioni. C’è chi “scoppia le bolle” a tempo di musica, chi li usa come vassoi per cucinare, chi ci mette dentro dello sciroppo e li mette nel congelatore per farci gelati, chi li fa usare a una scimmia, chi li rompe e chi si limita a mostrare la propria collezione.

@fidgetloverxforever

Do you think this pop it is cute?

♬ son original - DJ MATAFAN

Pop It, guadagni da capogiro

Così il Pop It è diventato un vero e proprio tormentone, al pari delle hit musicali come malibù o Mille (tanto per citarne due che vanno alla grande tra i ragazzi). Una moda dell'estate 2021, ma non una novità per noi che siamo abituati alle trottole, Yo Yo e cubi di Rubik. Dietro la semplicità del passatempo, disponibile in forme e colori diversi, si celano numeri stellari. Il costo di ogni forma può variare dai 5 ai 25 euro, ma per quelli grandi quanto una parete (si ci sono anche quelli da 1000 bolle) si può arrivare anche a 100 euro. Secondo quanto riporta il Wall Street Journal, su TikTok i contenuti inerenti il giochino hanno fatto registrare 12,5 miliardi di visualizzazioni fino a metà agosto, trasformando ciò che i produttori e venditori pensavano sarebbe stata una moda passeggera in un’ossessione fomentata dai social media. La ventenne di Houston Fer De Leon, insieme al fratello sedicenne Mau De Leon, a marzo 2020 ha aperto un canale TikTok che contiene prevalentemente video sui Pop it. Al momento i fratelli hanno superato i 3 milioni di follower e possiedono un e-commerce dove vendono il gioco ed altri fidget toys. Le vendite vanno a gonfie vele. FoxMind, primo produttore di Pop It, nel 2019 ha venduto negli Stati Uniti 700mila pezzi mentre, tra il 2020 e il 2021, ben 7 milioni. «È stata un’esplosione nucleare», ha detto David Capon, presidente di FoxMind al WSJ. E, se si considera che il gioco è ormai prodotto e venduto da moltissime altre aziende, le stime sono da fare girare la testa anche a Paperon de Paperoni. 


Ultimo aggiornamento: Lunedì 20 Febbraio 2023, 11:02
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