Milano Cortina 2026, due settimane di sopralluoghi dei Comitati Olimpici nelle sedi di gara

Milano Cortina 2026, due settimane di sopralluoghi dei Comitati Olimpici nelle sedi di gara

di Claudia Guasco

Mancano 1.101 giorni all’inizio delle Olimpiadi invernali Milano-Cortina che verranno inaugurate, il 6 febbraio 2026, con la cerimonia ufficiale a San Siro. È iniziano i sopralluoghi. I maggiori esperti sportivi dei Comitati Olimpici Nazionali (Noc) e dei Comitati Paralimpici Nazionali (Npc) di Austria, Germania, Canada, Gran Bretagna, Finlandia, Norvegia e Giappone, sono arrivati ieri in Italia per visitare alcune delle sedi di gara di Milano Cortina 2026. Una missione, per fare il punto sullo stato dell’arte, che durerà due settimane.

Le ricognizioni

Si parte subito con un primo tour nelle sedi di gara di Bormio, Livigno, Anterselva, Cortina d’Ampezzo e Val Di Fiemme che, insieme a Milano, dal 6 al 22 febbraio 2026 e dal 6 marzo al 15 marzo 2026, vedranno competere i migliori atleti di sport invernali al mondo. Un’occasione fondamentale per i rappresentanti dei Comitati Olimpici e Paralimpici nazionali e del Comitato organizzatore di Milano Cortina 2026 per confrontarsi su tutti gli aspetti tecnici e sportivi indispensabili nel percorso di avvicinamento alle gare. Non solo. A queste ricognizioni sui campi di gara seguono una serie di incontri su temi altrettanto importanti da un punto di vista organizzativo, come l’ospitalità, la logistica, i trasporti e i villaggi olimpici. Il Comitato organizzatore ha chiesto inoltre agli enti ospitanti di porre la massima attenzione all’eliminazione delle barriere per garantire a tutti pari accessibilità e il Veneto ha avviato uno studio in tema di inclusività. L’analisi serve a definire le linee guida e le buone pratiche per la partecipazione agli eventi, eliminando eventuali ostacoli già nelle principali gare che si terranno in questa stagione sciistica a Cortina, dalla Coppa del Mondo di sci al parasnowboard.

Massima attenzione quindi agli impianti sportivi, ai luoghi dove si svolgeranno le cerimonie di premiazione, le manifestazioni di apertura e chiusura dei giochi, ma anche il settore della ricettività come la ristorazione, l’ospitalità e i pubblici esercizi, il trasporto pubblico locale e di collegamento.

Pattinaggio di velocità

Sul fronte delle strutture, incognita ancora irrisolta è la scelta della struttura nella quale si svolgeranno le gare di pattinaggio di velocità. Dopo l’esclusione della candidatura di Baselga di Pinè, causa aumento dei costi per la realizzazione della copertura, si è fatto avanti il Piemonte proponendo il suo Oval al Lingotto. Ma Lombardia e Veneto fanno muro e a spiegare il motivo è il governatore lombardo Attilio Fontana: «Tre giorni prima della data del deposito del dossier, l’allora sindaca Chiara Appendino disse “io non partecipo più”, tirandosi fuori. E noi rimanemmo basiti», ricorda. «La gara si sarebbe dovuta svolgere in Trentino, ma c’è bisogno di un impianto diverso che lì non può essere realizzato. Stiamo cercando di attrezzarci affinché quella gara venga organizzata a Milano. Chi non ci ha voluto non ci merita». E così è tornata in auge l’ipotesi di Rho, prima messa da parte e ora in cima alla lista. Gli spazi individuati per le gare sarebbero quelli dei padiglioni di Rho Fiera, ampi a sufficienza per ospitare il pattinaggio di velocità e già collaudati per gli eventi sportivi alla luce dell’esperienza nell’organizzazione del torneo internazionale di tennis under 21 “Next Gen”. Nulla è stato ancora deciso, l’alternativa potrebbe essere Verona.


Ultimo aggiornamento: Martedì 31 Gennaio 2023, 12:42
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