Preferenze degli italiani online: social network, natura, notizie e radio. Lo rivelano i dati dell'Osservatorio SevenData-ShinyStat

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Gli italiani in rete preferiscono le comunity online e i social network  alla compagnia fisica. A rivelarlo sono i dati dell'Osservatorio SevenData-ShinyStat che confrontano che ricerce e le visite delle varie pagine web degli italiani nel periodo di Agosto-Maggio 2021 confrontandolo con quello di maggio-febbraio 2021. In questo lasso di tempo è salita la passione e la ricerca di contenuti umoristici +15% rispetto al -20% del periodo antecedente e, soprattutto, sono cresciute le ricerche di animali (+5% rispetto al precendete -12%), quelli legati al mondo della natura (+44% contro il precedente +25%), ma anche news, che passano dal -3% al +15%, i quotidiani dal +29% al +24% e le radio (+30% nell'ultimo periodo contro il -24% del periodo precedente)

I dati della ricerca

Gli italiani nell'ultimo periodo amano l’umorismo. In crescita quindi il dato: +15% contro il precedente -20%. Cresce l'interesse anche per gli animali (+5% dal precedente -12%) e la natura, che passa dal +25% al +44%. I "cittadini della Penisola" sono soprattuto legati alle community online (+5% nell'ultimo periodo contro il precedente -15%) e vivono sempre di più sui social network. Le diete mediatiche degli italiani sono fatte dalle news, dai quotidiani e dalla radio. Questi alcuni degli scatti realizzati nel periodo agosto-maggio 2021 dal report trimestrale dell’Osservatorio. Progetto nato con l’obiettivo esclusivo di analizzare l’andamento degli interessi degli italiani sul Web.

 

Le dichiarazioni

«Dall’analisi del mood dei navigatori in Rete restituita dalla quarta wave dell’Osservatorio SevenData-ShinyStat - dichiara Fabrizio Vigo, co-founder e ceo di SevenData - emerge la figura di un italiano con grande voglia di svago, meno preoccupato del fronte occupazionale e più orientato alla valorizzazione dell’ambiente (natura e animali) senza fare venire meno l’attrazione per tutto ciò che è web, online communities comprese». Per Vigo i dati rivelano «una maggiore leggerezza degli italiani, seppur con trend non ancora del tutto assestati». «In altre parole, l’uscita dalla pandemia deve essere ancora metabolizzata per diventare del tutto consapevolezza strutturale di un nuovo inizio ma i segnali sono fortemente incoraggianti. Riteniamo quindi che anche le prossime edizioni dell’Osservatorio risentiranno probabilmente di un’instabilità dell’atteggiamento degli italiani che può essere considerata fisiologica in base a una situazione socio-economica attualmente ancora in fase di consolidamento», prosegue l'esperto.

«Ciò è soprattutto osservabile nel settore delle banche e della finanza (rispettivamente  dal +9% al -23% e dal +19% al -20%) nell’advertising & marketing, business services e nell’investing come, d’altra parte, nel mondo "legal", che fa registrare un trend in picchiata. Siamo certi che, nel prossimo monitoraggio, che osserverà dati da settembre a novembre 2021, il focus sui temi business risalirà significativamente», argomenta. «Segnali di una pausa dal mondo del lavoro sono quelli della scarsa attenzione rivolta alle associazioni dei lavoratori dal +62% al -25%, al mondo delle piccole imprese dal +17% a -23% e, in generale, al settore tecnologico collegato all’uso professionale dell’web, che risulta complessivamente in discesa», continua ancora Vigo.

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Viaggi, svago e shopping

Stando all'analisi effettuata molto rilevante è l’attenzione per i viaggi, diretta conseguenza del periodo di rilevazione ma non solo.

A conferma dei dati di Pil molto positivi del settore turistico nell’estate appena trascorsa. «Ciò risulta evidente - prosegue ancora Vigo - considerando rispettivamente la voce “viaggiare” tout court, che passa dal +4% al +19%, Spiagge ed isole, dal +33% al +56%, viaggiare in aereo dal +12% al +33%, ma anche le voci bus e treni da un -13% al +69% e hotel, dal +18% a +32%. I ristoranti rimangono tuttavia in territorio negativo, da un -14% a -8%».

Prosegue il trend positivo, sempre secondo la ricerca, il settore dello svago. Con ad esempio: le ricerche riguardanti fiumi e laghi che passano dal +25% al +44%, spiagge e isole, da un +33% a un +56%, ma anche bici, barche, camper, ciclismo e pesca che proseguono un trend positivo.

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Per ciò che riguarda i media la ricerca evidenzia una forte ripresa d’interesse per la radio da un -24% a un +30% e anche per i quotidiani, sempre in territorio positivo da +29% a +24%. «Dal punto di vista dei contenuti invece, vanno per la maggiore i film classici da un -17% a un +46%, i docufilm da un -9% a un +41% e le notizie locali da un -11% a un +2%», continua ancora l'esperto. In negativo, invece, la tv per ragazzi, le news finanziarie e i reality show televisivi.

Lo shopping guadagna 11 punti, da -11% passa a 0%, mentre l’e-commerce appare in netta decrescita da +17% a -21%, così come il largo consumo, che si ferma al -6%, pur rallentando la discesa (era a -34% nel periodo maggio/febbraio). Gli interessi per acquisti di Autoveicoli toccano il +16% dal +5% del periodo precedente, così come aumenta in maniera rilevante l’interesse per l’accessoristica dallo 0% al +22%. Tutti indicatori molto positivi e promettenti in favore di una vera ripresa del Pil, che ormai tutti gli analisti concordano possa essere intorno a tassi mai più visti in Italia da molto tempo (+6%).

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Ultimo aggiornamento: Lunedì 20 Febbraio 2023, 20:18
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