Laureati italiani penultimi in Europa, la rettrice della Sapienza: «Servono tutor nello studio e titoli che diano lavoro»

Laureati italiani penultimi in Europa, la rettrice della Sapienza: «Servono tutor nello studio e titoli che diano lavoro»

di Lorena Loiacono

Antonella Polimeni, rettrice dell'Università Sapienza di Roma, perché gli italiani non prendono la laurea?
«Purtroppo tocchiamo un argomento non semplice per l'Italia. Dobbiamo agire su più fronti».


Quali?
«C'è bisogno di grandi attività-ponte tra le scuole superiori e le università, un serio intervento di orientamento per aumentare gli iscritti nelle facoltà più adatte allo studente per poi evitare, così, gli abbandoni».


Come si evita la dispersione?
«Con il tutoraggio, che affianca gli studenti durante gli studi».


L'università riesce ad attirare i giovani?
«I ragazzi devono capire che studiare è determinante per trovare lavoro, il titolo di studio fa ancora la differenza».


E se poi non accade?
«L'obiettivo infatti è collegare le università al mondo del lavoro, pensando a nuovi profili di studio. Gli interventi da mettere in campo sono orientamento, tutoraggio e placement per collocare i laureati».


L'università italiana cosa ha da invidiare a quelle estere?
«La qualità del nostro sistema di formazione non è in discussione, dobbiamo però potenziare le competenze del saper fare».


Ultimo aggiornamento: Martedì 29 Giugno 2021, 14:36
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