Il grido d'allarme di Eugenio Gaudio: «L'Italia preferisce investire nel gioco d'azzardo più che nell'istruzione»

Il grido d'allarme del rettore della Sapienza Gaudio: «L'Italia preferisce investire nel gioco d'azzardo più che nell'istruzione»

di Eugenio Gaudio
L'Italia non è un Paese colto, abbiamo un tasso di ignoranza più alto rispetto agli altri Paesi con cui ci confrotniamo. È un dato allarmante, che le scelte di Governo continuano a sottovalutare. Eppure sappiamo bene che la formazione è l'unico investimento che garantisce una redditività altissima: in Italia, invece, negli ultimi dieci anni abbiamo perso il 20% di investimenti nell'alta formazione mentre in Europa aumentavano. Che cosa vogliamo diventare? Stiamo perdendo terreno su tutto: da un lato le nostre aziende fuggono nei Paesi dell'Est in cerca di manodopera a basso costo e dall'altro i nostri partner europei come Germania e Francia, competitor sul mercato internazionale, continuano ad investire nella formazione. In Italia invece non si investe: neanche nelle qualità in cui siamo bravi come il design e la meccanica, dalla progettazione degli elicotteri alla Ferrari e l'alta moda. Spendiamo 100 euro per la formazione e 300 per il gioco d'azzardo, in Germania accade il contrario. Che vuol dire? Che in Italia preferiamo giocarcela a sorte.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 9 Aprile 2018, 13:09
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