Caro affitti, il Ministero studia un piano. Studenti nelle tende anche a Roma: «Una follia 500 euro per una stanza»

Dopo la protesta di Ilaria, studentessa del Politecnico di Milano, anche gli universitari della Sapienza hanno seguito il suo esempio

Caro affitti, il Ministero studia un piano. Studenti nelle tende anche a Roma: «Una follia 500 euro per una stanza»

di Redazione Web

Contro il caro affitti nel tende spuntano anche davanti alla Sapienza di Roma. Dopo l'iniziativa della studentessa del Politecnico di Milano Ilaria Lamera, anche alcuni studenti della Sapienza si sono accampati davanti al Rettorato per gettare luce «sul problema della questione abitativa a Roma».

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Gli studenti in tenda a La Sapienza

I dati confermano che «oggi cercare casa a Roma è ormai diventata un'impresa, gli appartamenti disponibili costano in media 500€ e gli studenti fuorisede sono 40 mila, un terzo di tutta la popolazione dell'Ateneo -dicono gli studenti- Gli strumenti che la regione mette a disposizione tramite il contributo alloggi e le borse di studiano rimangono delle soluzioni temporanee ed esigue, e i soldi investiti per le residenze studentesche sono ancora troppo pochi».

«La situazione è ormai diventata insostenibile» afferma Leone Piva,il Coordinatore di Sinistra Universitaria, «avere una casa a Roma per uno studente è ormai un privilegio che pochi si possono permettere, e chi è più in difficoltà è costretto a lavorare in condizioni estremamente precarie per poter mantenere il costo di un affitto. Crediamo che il governo, invece di investire nelle residenze private, debba invertire la direzione in tema di politiche abitative, attuando delle manovre che riescano ad appianare i prezzi degli alloggi, rendendo La sapienza e Roma degli spazi che siano realmente a misura degli studenti.»

Il Ministero studia un piano per il caro affitti

Un gruppo di esperti per dare risposte in tempi brevi sul tema del caro affitti per gli studenti. Il Ministro dell'Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, ha firmato il decreto, in attuazione delle misure previste dal Pnrr che istituisce un gruppo di lavoro interministeriale: ai tecnici è chiesto di individuare il costo medio calmierato per ogni posto letto a livello territoriale, tenendo conto dei valori di mercato di riferimento, delle tipologie degli immobili e del livello di servizi offerti.

Inoltre, è prevista una riduzione del 15 per cento a determinare il costo finale per posto letto.
 

 


Questa è la prima risposta del governo alle richieste sempre più pressanti degli studenti su misure concrete per fare fronte ad un mercato delle stanze per studenti ormai impossibile da fronteggiare, visti i costi proibitivi, dai fuori sede. La protesta delle tende, iniziata a Milano dall'idea di Ilaria Lamera, studentessa del Politecnico, ormai è stata esportata in altri atenei: alcuni studenti si sono accampati davanti al Rettorato della Sapienza a Roma per gettare luce «sul problema della questione abitativa anche nella capitale». «La situazione è allarmante - dicono - gli appartamenti disponibili costano in media 500 euro e gli studenti fuorisede sono 40 mila, un terzo di tutta la popolazione dell'Ateneo, gli strumenti che la regione mette a disposizione tramite il contributo alloggi e le borse di studiano rimangono delle soluzioni temporanee ed esigue, e i soldi investiti per le residenze studentesche sono ancora troppo pochi». E poi l'appello al governo a «invertire la direzione in tema di politiche abitative, attuando delle manovre che riescano ad appianare i prezzi degli alloggi».

Sarà anche questo il compito del gruppo di lavoro composto da tecnici dell'Agenzia del demanio, della Conferenza dei rettori e delle università italiane (la CRUI), dell'Associazione nazionale degli organismi per il diritto allo studio universitario, di Cassa depositi e prestiti, della Conferenza delle regioni e delle province autonome. Il Ministero dell'Università e della Ricerca avrà il coordinamento dei lavori. Il gruppo di lavoro rientra tra le azioni messe in campo dal Ministro Bernini per l'housing universitario e il diritto allo studio. Nei giorni scorsi lo stesso Ministro ha avviato un confronto con gli Enti locali per individuare soluzioni congiunte per gli alloggi degli universitari. Mentre nelle prossime ore verrà lanciata una manifestazione di pubblico interesse per una ricognizione di possibili strutture dismesse da poter convertire a studentati da mettere a disposizione degli atenei.


Ultimo aggiornamento: Lunedì 8 Maggio 2023, 21:26
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