Università e test d'ingresso, ecco la graduatoria nazionale: a cosa serve e come funziona

Università e test d'ingresso, ecco la graduatoria nazionale: a cosa serve e come funziona
Il 2 ottobre saranno pubblicate le graduatorie dei test per le facoltà di Medicina e Odontoiatria, Veterinaria e Architettura. Che differenza c’è tra assegnato e prenotato? E come si procedere per immatricolarsi all’università? Ecco una breve guida per interpretare la graduatoria nazionale.



Per i ragazzi che vogliono entrare in una delle facoltà a numero chiuso nazionale si avvicina il momento della verità. Tra pochi giorni le aspiranti matricole - che hanno partecipato a inizio settembre ai test d’ingresso di Medicina, Architettura e Veterinaria – sapranno se ce l’hanno fatta e potranno subito iscriversi all’università. Il 2 ottobre, infatti, il ministero dell’Istruzione pubblicherà le graduatorie nazionali di merito nominative. Ogni partecipante, accedendo all’area riservata del sito Universitaly, potrà consultare la sua posizione in lista. Molto però dipende da due paroline scritte accanto a ogni nome: prenotato o assegnato. Che cosa significano? E perché potrebbe accadere che un altro candidato, pur avendo ottenuto il nostro stesso punteggio, si trovi più in alto in graduatoria? Ma soprattutto: una volta scoperto di essere assegnato o prenotato, cosa bisogna fare? A chiarire i dubbi ci pensa il sito Skuola.net, che spiega come va ‘letta’ la graduatoria nazionale.

Accesso programmato: cosa vuol dire graduatoria nazionale?
La graduatoria unica nazionale è la classifica di tutti i candidati che hanno sostenuto la prova per l’ammissione al medesimo corso di laurea, in uno qualsiasi degli atenei italiani in cui il corso è attivo. Attualmente è prevista per i corsi di Medicina e Odontoiatria, Veterinaria e Architettura. Questo sistema permette ai candidati di concorrere per tutte le sedi universitarie in base al punteggio ottenuto al test.

Graduatoria nazionale: punteggio e preferenze
La graduatoria nazionale prende in considerazione l’indicazione, fatta dai candidati all’atto dell’iscrizione, delle preferenze sulla sede universitaria di destinazione. A essere premiati, a parità di ateneo, sono i ragazzi con il punteggio più alto nei test; i quali verranno sicuramente assegnati alla propria prima scelta, senza dover attendere eventuali ripescaggi e successive assegnazioni. E in caso di ulteriore parità (punteggio + sede prescelta)? A quel punto prevale il candidato che ha ottenuto il punteggio migliore nelle singole discipline presenti nel test, ordinate per importanza dal Ministero (a seconda della facoltà). In caso di ulteriore parità prevale il candidato anagraficamente più giovane.

Graduatoria nazionale: cosa vuol dire assegnato?
Risultare assegnato significa aver ottenuto un posto nella prima preferenza utile tra quelle indicate all’atto dell’iscrizione. In questo caso non è possibile attendere ulteriori scorrimenti in quanto i posti per le preferenze migliori sono stati già assegnati; da confermare con l’immatricolazione. I candidati che risultano assegnati, infatti, hanno 4 giorni di tempo per procedere con l’immatricolazione. In caso di mancata immatricolazione è prevista l’esclusione definitiva dalla graduatoria. In quanto non è possibile risultare contemporaneamente assegnati in una sede e prenotati in un’altra.

Graduatoria nazionale: cosa deve fare il prenotato?
Il candidato che risulta prenotato, invece, ha la garanzia di aver ottenuto un posto in una sede diversa dalla prima preferenza. In questo caso potrà immatricolarsi nell’ateneo in cui risulta prenotato nel termine perentorio di 4 giorni (e la mancata immatricolazione non comporta l’esclusione dalla graduatoria) o attendere ulteriori scorrimenti di graduatoria e sperare di essere assegnato ad una sede collocata più in alto nella lista delle preferenze. In questo caso, però, dovrà obbligatoriamente confermare entro 5 giorni il proprio interesse all’immatricolazione e attendere le nuove assegnazioni.

Come funziona lo scorrimento di graduatoria?
Lo scorrimento della graduatoria è determinato dall’esclusione di candidati originariamente risultati assegnati e prenotati o da eventuali rinunce. Tutti coloro che non seguono alla lettera le indicazioni contenute nel Decreto Ministeriale vengono infatti esclusi dalla graduatoria. Liberando nuovi posti per candidati originariamente collocati in posizioni non utili per l’accesso nella graduatoria. Ad ogni assegnazione si procede seguendo i termini perentori del Decreto Ministeriale dopo la prima pubblicazione, a partire dal primo scorrimento, fissato al 10 ottobre. I termini previsti si replicano per ciascuna procedura fino al provvedimento ministeriale di chiusura delle graduatorie.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 26 Settembre 2018, 14:27
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