Coronavirus, la scuola chiude: a casa anche bidelli e presidi

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D'ora in poi anche gli istituti scolastici resteranno chiusi contro il nuovo Coronavirus: tutti a casa, compresi i presidi e i bidelli che, fino ad oggi, hanno continuato a prestare servizio nelle diverse sedi. 

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Il contrasto al Covid-19 prosegue, quindi,  anche per quel che riguarda la scuola con misure sempre più stringenti e con nuove risorse per finanziare la didattica a distanza e la pulizia dei locali. Tirano un sospiro di sollievo i dirigenti scolastici che, da giorni, chiedono la chiusura delle scuole per la sicurezza di tutti coloro che continuavano ad andare a lavorare: fino ad oggi, infatti, era stata sospesa solo la didattica. Significa che le classi erano vuote ma presidi e ata, vale a dire segretari e bidelli, dovevano recarsi sul posto di lavoro. Qualcosa come 40mila persone che, ogni giorno, si spostavano anche da una provincia all'altra. Ora gli istituti resteranno aperti solo per attività “indifferibili”: casi urgenti, di stretta necessità e comunque individuati dai presidi con ingressi programmati. Un altro passo in avanti per la scuola online, con il lavoro che si svolge a distanza.

In base al decreto varato dal Consiglio dei ministri, infatti, prosegue il percorso di smart working nelle istituzioni scolastiche

Per la didattica a distanza sono stati stanziati 85 milioni di euro, serviranno a sostenere le spese delle scuole che si stanno dotando di piattaforme e di strumenti digitali per l’apprendimento a distanza o che stanno potenziando gli strumenti che avevano già a loro disposizione. Queste risorse serviranno anche per mettere a disposizione degli studenti meno abbienti dispositivi digitali per l’utilizzo delle piattaforme per la didattica a distanza e per la connessione alla Rete. Una parte degli stanziamenti sarà destinata, poi, alla formazione del personale scolastico sul fronte della didattica a distanza.

Arrivano anche altri 43,5 milioni di euro per la pulizia straordinaria degli ambienti scolastici che, al momento del rientro, dovranno essere pronti ad accogliere i ragazzi. Questi soldi andranno spesi quindi per acquistare materiali per le pulizie, ma anche saponi e gel igienizzanti. Garantita la salvaguardia delle supplenze brevi: nessuno perderà il posto.

Voglio ringraziare tutto il personale – ha commentato la ministra all'istruzione, Lucia Azzolina - i dirigenti, i direttori dei servizi generali e amministrativi, gli Ata, gli insegnanti, gli Uffici scolastici regionali, gli Ambiti territoriali per gli sforzi fatti in queste settimane. Ringrazio anche le famiglie, che stanno dando man forte. Il lavoro fatto in questi giorni dal governo è stato complesso. Per poter intervenire ulteriormente sul fronte del lavoro agile e per limitare alle attività indifferibili le aperture di uffici e scuole era necessaria, ad esempio, una norma primaria. Ringrazio la Ministra Fabiana Dadone: abbiamo collaborato per garantire, da un lato, la sicurezza dei dipendenti, dai Ministeri all’ultimo edificio scolastico, dall’altro per preservare il buon andamento dell’Amministrazione, come richiede la Costituzione
Ultimo aggiornamento: Lunedì 16 Marzo 2020, 23:29
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