Alcuni sono tornati in classe, ma tanti ancora no: il rientro alle scuole superiori resta impantanato tra proteste e rinvii.
RIENTRO NEL CAOS Sarebbero dovuti tornare in presenza al 50% dall'11 gennaio, ma poi per gli studenti dei licei la situazione si è complicata: le Regioni hanno preso tempo, prevedendo rientri dal 18 fino a febbraio, se no marzo per quel che riguarda le zone rosse. Nel frattempo, tra ordinanze e ricorsi al Tar, è esplosa la protesta dei ragazzi e dei professori: la linea comune è quella di tornare in presenza, sì, ma in sicurezza. E allora da lunedì si susseguono scioperi e presidi di fronte alle scuole, agli uffici scolastici e alle prefetture.
ROMA Gli istituti superiori, in classe da lunedì scorso, vanno avanti con le proteste: ieri un guasto sulla Roma-Lido poco prima delle 8, quindi nell'ora di punta, ha fatto esplodere la polemica sugli assembramenti e i disagi per tutti gli studenti a bordo. Lunedì in piazza ci saranno anche i docenti con un presidio della Uil scuola al ministero dell'istruzione.
MILANO In Lombardia, zona rossa, non è previsto il rientro prima di marzo: ieri a Milano è stata occupata la decima scuola, dopo lo storico liceo classico Parini è stata la volta dello scientifico Einstein.
MATURITÀ SOTTO ESAME Tra i motivi della protesta anche le incertezze su come si svolgerà l'esame di Stato 2021.
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Ultimo aggiornamento: Venerdì 22 Gennaio 2021, 10:04
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