Grembiule a scuola per tutti, i presidi a Salvini: «Decidano gli istituti»

Grembiule a scuola per tutti, i presidi a Salvini: «Decidano gli istituti»

di Lorena Loiacono
Tutti uguali, ordinati e puliti: Salvini rilancia l'uso del grembiule alle scuole elementari e così quel camicino, vecchia maniera, torna di gran moda. Potrebbe anche diventare una divisa in piena regola. «Almeno alle scuole elementari ha spiegato il ministro dell'Interno in un'intervista a Tg2Italia - rimettere il grembiule farebbe bene ai bambini ed eviterebbe simboli di diversità. Rimetterlo sarebbe infatti un'occasione di parità».

Con una divisa uguale per tutti, infatti, verrebbero annullate almeno tra i banchi di scuola le differenze sociali tra chi indossa le felpe da 400 euro e chi invece i golfini da 20 euro. Oggi, anche se sono molte le maestre chiedono alle famiglie di farlo indossare ai bambini, non c'è una legge che lo impone. La decisione spetta infatti alla singola scuola: «Non abbiamo nessuna preclusione ideologica - spiega il presidente dell'Associazione Nazionali Presidi del Lazio Mario Rusconi - per il grembiule delle scuole materne ed elementari e siamo anche favorevoli alla divisa o alle tute per le medie e superiori, purché la cosa non venga normata da una legge ma sia presa come decisione dal Consiglio d'istituto, sentiti i genitori, e dal collegio dei docenti così come sancisce l'autonomia scolastica. E nei fatti è già così». Una volta infatti la scelta era tra bianco per le femmine, blu per i maschi poi, nel tempo, la moda è cambiata anche tra i banchi e le bambine si sono orientate sul rosa a quadretti mentre i maschietti sul celeste, sempre a quadretti. Ognuno sceglie quello che preferisce, comunque su indicazione della maestra.

Ma il tema del grembiule, a scuola, ha sempre tenuto banco. A rivendicarne l'utilità, lo scorso novembre, è stato anche il ministro all'istruzione Marco Bussetti. Nel 2008 lo propose anche l'allora ministra all'istruzione Mariastella Gelmini, promuovendo una scuola di rigore, e fu sostenuta anche dall'allora presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Dagli annunci si passò alle carte tanto che nel 2011, in Parlamento arrivarono due proposte di legge simili firmate rispettivamente da Pdl e Udc, per il ritorno della divisa a scuola. L'iter parlamentare non arrivò mai a buon fine, tra le maglie della proposta c'era anche il costo dell'iniziativa: 15 miliardi l'anno per coprire le spese delle famiglie.

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Ultimo aggiornamento: Martedì 15 Gennaio 2019, 09:12
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