Scuole, Azzolina: «Tutti ammessi agli esami, non promossi. Se non si torna in aula maturità solo orale»

Scuole, Azzolina: «Tutti ammessi agli esami, non promossi. Se non si torna in aula maturità solo orale»

di Simone Pierini
«Studenti tutti ammessi agli esami, non promossi. Se non si torna a scuola, maturità con unica prova orale. Ascolterò autorità sanitarie, non ho competenze mediche, ma finché non ci sarà sicurezza gli studenti non torneranno in aula». Così la ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina a Che tempo che fa. «Se non si tornasse a scuola ci sarà un'unica prova orale - spiega la ministra - Chiedo agli studenti responsabilità, sono il futuro del Paese. Gli studenti sono ammessi tutti alla maturità».

«Due ipotesi per la maturità: se si torna a scuola entro il 18 maggio - aggiunge la ministra - ci sarà una prova nazionale di italiano gestita dal Miur la seconda prova sarà preparata dalla commissione interna. Dobbiamo garantire prove attinenti agli apprendimenti»«Gli studenti sono cittadini che votano, sono adulti, è importantissimo che studino, sono il futuro del nostro paese, stiamo chiedendo responsabilità a tutto il Paese, anche a loro», ha proseguito Azzolina. Saranno ammessi alla maturità tutti gli studenti, «ma questo non significa essere promossi. Saranno tutti ammessi perchè con la didattica a distanza non abbiamo la matematica certezza di essere arrivati al 100% degli studenti, per questo vanno tutelati. L'esame di Stato è poi la fine di un percorso lungo, che dura 5 anni»,

«Anche per la terza media ci sono due scenari diversi - precisa la ministra - Se non si torna gli studenti presenteranno un elaborato fatto con i loro insegnanti e saranno scrutinati durante lo scrutinio finale. L'esame si fa comunque. Ci sono Paesi che hanno eliminato l'esame»

«Non è il ministro dell'Istruzione che può stabilire quando il virus finisce - dichiara la Azzolina - Fino a quando non ci sarà sicurezza i ragazzi non torneranno in classe, ho il dovere di pensare a degli scenari e realizzarli per fare sì che si continui a lavorare. Io penso che il Paese può essere orgoglioso e fiero di quello che il personale scolastico sta facendo come anche le famiglie»

​È previsto un piano per riprendere le scuole in modalità in distanza se si riproponesse il problema virus anche in autunno? «È uno degli scenari a cui stiamo pensando».  Ha risposto ancora la ministra rispondendo ad una domanda a Che tempo che fa. «Penso al problema atavico alle classi pollaio in cui è difficile tenere il metro di distanza. Con lo staff del Ministero lavoreremo a tutti gli scenari. Domani in Cdm discuteremo a un decreto che farà riferimento anche a questi aspetti».

«La maggioranza prepara la fine di questo anno scolastico che non sarà perso grazie alla didattica a distanza e prepariamo anche l'inizio del prossimo»,
ha proseguito Azzolina. Rispondendo poi ad un'altra domanda la titolare del Ministero dell'Istruzione ha chiarito che il governo non si è dato una data per decidere se e quando si ritornerà a scuola, «non ci siamo dati una data ma quando si ritornerà a scuola sarà perché avremo la certezza che i nostri figli, i figli degli italiani, saranno al sicuro». 

Mancando a maggio poche settimane alla fine dell'anno scolastico, «vale la pena rischiare?» Le è stato chiesto dal conduttore Fabio Fazio. «Se c'è un rischio sicuramente no. Ascolterò quello che le autorità sanitarie diranno. La politica sarà ancora più prudente e si assumerà tutte le responsabilità: mai e poi mai metteremo a rischio la vita degli studenti», ha concluso la ministra.

 
Ultimo aggiornamento: Domenica 5 Aprile 2020, 22:45
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