Carta del docente non sarà abolita, che cos'è

I criteri per l'impiego delle risorse: dedizione nell’insegnamento, impegno nella promozione della comunità scolastica e cura nell’aggiornamento professionale continuo

Carta del docente non sarà abolita, che cos'è

Carta del docente: inizialmente data per spacciata dopo 5 anni di "servizio",  è stata invece salvata dalla manovra di Governo la card del valore di 500 euro che consente ai docenti di ruolo di acquistare libri, riviste, pc e corsi di aggiornamento, un'iniziativa introdotta con la riforma della "Buona scuola".

«Piuttosto adesso bisogna estendere il bonus agli insegnanti precari», dice il sottosegretario all'Istruzione Rossano Sasso.

Carta del docente, che cos'è 

È un'iniziativa del ministero dell'Istruzione prevista dalla legge 107 del 13 luglio 2016 (Buona Scuola), art. 1 comma 121, che istituisce la Carta elettronica per l'aggiornamento e la formazione dei docenti di ruolo delle istituzioni scolastiche.

Chi sono i beneficiari?

La Carta è assegnata ai docenti di ruolo a tempo indeterminato delle Istituzioni scolastiche statali, sia a tempo pieno che a tempo parziale, compresi i docenti che sono in periodo di formazione e prova, i docenti dichiarati inidonei per motivi di salute di cui all'art. 514 del Dlgs.16/04/94, n.297, e successive modificazioni, i docenti in posizione di comando, distacco, fuori ruolo o altrimenti utilizzati, i docenti nelle scuole all'estero, delle scuole militari.

Qual è l'importo della carta?

L'importo nominale della carta è di euro 500 annui per ciascun anno scolastico.

Cosa si può acquistare con la carta?

La carta può essere utilizzata per l'acquisto di libri e testi, anche in formato digitale, di pubblicazioni e di riviste comunque utili all'aggiornamento professionale; hardware e software; iscrizione a corsi per attività di aggiornamento e di qualificazione delle competenze professionali, svolti da enti accreditati presso il Ministero dell'istruzione;
iscrizione a corsi di laurea, di laurea magistrale, specialistica o a ciclo unico, inerenti al profilo professionale, ovvero a corsi post lauream o a master universitari inerenti al profilo professionale; titoli di accesso per rappresentazioni teatrali e cinematografiche; titoli per l'ingresso a musei, mostre ed eventi culturali e spettacoli dal vivo;
iniziative coerenti con le attività individuate nell'ambito del piano triennale dell'offerta formativa delle scuole e del Piano nazionale di formazione, di cui articolo 1, comma 124, della legge n. 107 del 2015  (Buona Scuola).


Ultimo aggiornamento: Giovedì 28 Ottobre 2021, 21:20
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