Vesuvio, l'ultimo allarme di Dobran: «Verso uno scenario apocalittico»
di Mariagiovanna Capone
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L'apocalisse, però, è assai lontana, visto che il vulcano sonnecchia. Ogni tanto le rocce frutto di eruzioni precedenti si compattano sotto il loro stesso peso, provocando piccoli sciametti sismici, e la geochimica delle fumarole sulla sommità non segnala nessuna variazione, al punto da mantenere l'«allerta verde». Quindi un giorno il Vesuvio erutterà, ma niente paura perché non sarà oggi e neppure domani. Semmai il tema su cui continuare a discutere e confrontarsi è e resta quello della consapevolezza di vivere in un'area vulcanica attiva, con le istitutuzioni che devono pianificare urbanizzazione e infrastrutture in funzione di questa certezza. E su questo tema Dobran e gli altri organizzatori ha previsto una giornata intera (mercoledì) al convegno «Resilienza e sostenibilità delle città in ambienti pericolosi» affollata per il debutto da uno sparuto gruppo di studiosi che in questo primo giorno si è confrontata sul tema dei «Pericoli e vulnerabilità delle città in ambienti pericolosi», e proseguirà fino a venerdì.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 26 Novembre 2018, 19:19
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