Tiangong 1, il mondo osserva col fiato sospeso. La navicella in rotta di caduta sulla Terra: ecco dove e quando cadrà
«La percentuale di colpire il nostro territorio è scesa allo 0,1% e di qui alle prossime ore avremo la possibilità di escludere che il territorio italiano venga colpito», ha detto oggi alla stampa il capo del dipartimento, Angelo Borrelli. I modelli elaborati sulla base dei dati raccolti da oltre 12 agenzie spaziali ed enti di ricerca di tutto il mondo indicano che la stazione spaziale Tiangong 1 potrebbe rientrare nell'atmosfera prima di tornare a 'salutare' l'Italia negli ultimi due passaggi ancora possibili: il primo intorno alle 4.50 a Sud della Sicilia e l'altro alle 6.30 circa su Sardegna e Italia centro-meridionale.
La zona del rientro potrà essere indicata con certezza solo con un anticipo di 40 minuti circa, ma fin dalla mattinata i calcoli hanno permesso di escludere alcune zone: prima America centrale e settentrionale, poi gran parte dell'Australia, quindi la Nuova Zelanda; nel pomeriggio erano fuori dalla zona a rischio anche Africa sud-orientale, India e Indocina.
Questa progressiva esclusione proseguirà nelle prossime ore, in modo sempre più rapido e preciso, mentre la Tiangong 1 continuerà a scendere fino a raggiungere la quota cruciale, quella di circa 80 chilometri alla quale si prevede possa avvenire l'impatto. Si concluderà così la lunga storia cominciata nel marzo 2016, quando la Cina dichiarò di aver perso i contatti con la sua prima stazione spaziale, il 'Palazzo celestè che avrebbe dovuto concludere la sua vita operativa nel 2013 e che è invece finito fuori controllo, in caduta libera verso la Terra.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 2 Aprile 2018, 08:27
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