Sole senza macchie, attività ridotta: si avvicina il letargo e aumentano le radiazioni cosmiche sulla Terra

Sole senza macchie, attività ridotta: si avvicina il letargo e aumentano le radiazioni cosmiche sulla Terra
Macchie solari sempre più rarefatte: di fatto il Sole è a un passo dal letargo perché è da oltre un mese senza macchie. Sta raggiungendo l'attività minima del suo ciclo di 11 anni. Questo ciclo è infatti paragonabile a un pendolo, che oscilla tra i periodi in cui il numero di macchie solari aumenta e il periodo in cui diminuisce. «Le osservazioni indicano che il Sole si sta avviando verso il minimo, perché è aumentata, in numero e in durata, la serie di giorni privi di macchie» ha detto all'Ansa Mauro Messerotti, dell'Osservatorio di Trieste dell'Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) e dell'università di Trieste. Inoltre, ha aggiunto, si nota una sempre più rara attività sulla superficie apparente del Sole, cioè la fotosfera.

«A mio avviso, però - ha rilevato il fisico solare - non ci sono ancora tutte le condizioni per poter affermare che la fase di minimo sia iniziata in modo compiuto. Per il momento si prevede che il minimo si verificherà nel 2019, se sarà così oppure se anticiperà al 2018 ce lo diranno le osservazioni».

Secondo l'esperto, si potrà dire che il Sole è entrato nella fase di attività minima quando il periodo senza macchie solari sarà molto più lungo «il minimo precedente, piuttosto prolungato, è stato caratterizzato da più di 800 giorni consecutivi senza macchie solari». Tra le firme del minimo solare ci sarà anche «la riorganizzazione del campo magnetico generale del Sole». Tuttavia letargo non vuol dire completa calma per il Sole: in questa fase si formano «estesi e persistenti buchi coronali», che sono regioni che sembrano più scure perché emettono meno radiazioni X e ultraviolette e che sono capaci si scagliare nello spazio raffiche veloci di vento solare, ossia il flusso di particelle emesse dal Sole.

Se colpiscono la Terra, queste raffiche possono innescare «aurore polari, tempeste geomagnetiche e modifiche nella fascia dell'atmosfera chiamata ionosfera che influenzeranno la propagazione delle onde radio».
Inoltre quando il Sole ha un'attività minima il vento solare è meno denso «come già indicano le misure dei palloni in stratosfera» e non scherma come al solito il Sistema Solare dai raggi cosmici fatti di particelle molto energetiche. Di conseguenza, queste particelle riescono a penetrare più facilmente nel Sistema Solare e se colpiscono la Terra possono creare problemi ai satelliti e ai sistemi di comunicazione.

Ultimo aggiornamento: Martedì 31 Luglio 2018, 22:31
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