Picco di radioattività nel Nord Europa: «Forse da centrale nucleare». Ong accusa, la Russia nega

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Un picco di radioattività dovuto forse a problemi con una centrale nucleare sarebbe stato registrato nel Nord Europa, in particolare nella zone di Finlandia, Svezia e Norvegia, sulla costa nord del Mar Baltico. I misteriosi livelli alti di radioattività «di origine umana», che sarebbero però «di livello non pericoloso per la salute umana», secondo gli specialisti del Ctbto, l'Ong che monitora il bando mondiale degli esperimenti atomici, proverrebbero dall'ovest della Russia e sarebbero prodotti da fissione nucleare.

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Il territorio del debole aumento di radioattività, rilevato dalla centralina di monitoraggio del Ctbto a Stoccolma il 22 e 23 giugno, copre più o meno il terzo meridionale della Svezia, la punta nord della Danimarca, la metà sud della Finlandia, l'Estonia, la Lettonia e una parte del territorio di frontiera nord-occidentale della Russia, compresa San Pietroburgo. L'aria, secondo quanto rilevato dall'Organizzazione del trattato per la proibizione completa dei test nucleari, contiene isotopi di cesio 134, cesio 137 e rutenio 103.

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«Si tratta certamente di prodotti di fissione nucleare, molto probabilmente di origine civile», ha dichiarato il portavoce dell'Ong con sede a Vienna, Lassina Zerbo. «Siamo in grado di stabilire la probabile regione d'origine, ma localizzarne l'esatta provenienza non fa parte del mandato del Ctbto», ha aggiunto su Twitter Zerbo.
Da parte sua la società russa di gestione di centrali nucleari Rosenergoatom ha voluto chiarire che nessun incidente ha avuto luogo in alcun suo impianto in quella regione: «Nessuna anomalia è stata registrata nelle centrali nucleari Leningradskaya e Kolskaya», ha dichiarato un portavoce della società, citato dalle agenzie russe. Nessuna anomalia neanche da impianti nucleari di Svezia e Finlandia.

LA RUSSIA NEGA La vicenda è stata smentita anche dal governo russo: secondo quanto affermato dal portavoce di Putin Dmitri Peskov, ripreso dall'agenzia Tass, i sistemi di monitoraggio russi per la sicurezza nucleare non hanno registrato situazioni di minaccia nel nord-ovest della Russia. «Abbiamo un sistema di monitoraggio dei livelli delle radiazioni assolutamente avanzato e non ci sono allarmi di emergenza», ha affermato Peskov. «Non conosciamo la fonte di questa informazione».
Le autorità russe hanno sottolineato che le due centrali nel nord-ovest del Paese, quella di San Pietroburgo e quella di Kola, lavorano regolarmente e non si registrano fughe radioattive. 

Ultimo aggiornamento: Lunedì 29 Giugno 2020, 16:28
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