Organi stampati in 4D, "sono più adattabili all'organismo": la tecnica rivoluzionaria

Organi stampati in 4D, "sono più adattabili all'organismo": la tecnica rivoluzionaria
Un gel 'intelligente', fatto principalmente di acqua e capace di mutare forma in base alla temperatura, è l'ingrediente di base con cui si possono stampare gli organi in 4D: è il passo successivo dopo quelli in 3D e il cui obiettivo è ottenere organi più facilmente adattabili all'organismo che dovrà ricerverli.

La tecnica, descritta sulla rivista Scientific Reports, è stata messa punto nella Rutgers university e potrà essere utilizzata anche per produrre robot soffici e 'navette' per somministrare farmaci all'interno dell'organismo. Pur se composti in gran parte d'acqua, gli oggetti realizzati con l'idrogel rimangono solidi e possono essere stampati velocemente e con un'alta risoluzione.

I ricercatori hanno lavorato con un idrogel che si usa da decenni, sfruttando una tecnica basata sulla litografia, che è veloce, economica e consente di stampare una vasta gamma di materiali in 3D. I test condotti finora indicano che con una temperatura inferiore a 32 gradi il gel assorbe più acqua e si gonfia, mentre a temperature più alte la espelle, restringendosi. Gli oggetti che si possono creare vanno dallo spessore di un capello umano a diversi millimetri di lunghezza, e cambiando la temperatura, si possono anche programmarne movimenti e funzioni. 

Lo smart gel ha il vantaggio di garantire la rigidità necessaria per fabbricare organi come i polmoni, ad esempio, oppure contenere farmaci da trasportare e rilasciare in modo preciso.
Apre inoltre la strada a futuri robot soffici, capaci di adattarsi all'ambiente che li circonda, e ancora a sensori flessibili, apparecchiature biomedicali e piattaforme dove far crescere le cellule. «Gli idrogel intelligenti hanno un potenziale che non è stato sfruttato completamente. Noi - commenta Lee - abbiamo aggiunto un'altra dimensione, e questa è la prima volta che si riesce a farlo su questa scala di grandezza. Sono materiali flessibili e mutaforma».

Ultimo aggiornamento: Mercoledì 31 Gennaio 2018, 18:06
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