Gobbi, con la testa più grande e il cervello più piccolo: l'homo computer sarà come un alieno, con due palpebre per occhio

L'uso prolungato della tecnologia modificherà il nostro fisico ed alcune parti del nostro corpo, tra cui colonna vertebrale, mani e collo

Gobbi, con la testa più grande e il cervello più piccolo: l'homo computer sarà come un alieno, con due palpebre per occhio

di Paolo Travisi

L'evoluzione della specie umana segue il suo corso e se non dobbiamo più cacciare per nutrirci, però non possiamo più fare a meno della tecnologia. Come sarà l'uomo tra mille anni? A rispondere a questa curiosa domanda ci ha pensato un gruppo di ricerca, che ha ricevuto una commessa dalla compagnia telefonica americana TollFreeForwarding.

Saremo più curvi, avremo la testa più grande spostata in avanti rispetto al collo, ma con un cervello più piccolo. Questo il risultato causato da un uso intensivo, fatto di ore ed ore di computer, smartphone, device tecnologici. La nostra specie potrebbe chiamarsi Homo computer.

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Gobbi e con una testa più grande

Chissà se basteranno appena 900 anni di evoluzione per cambiare la nostra postura dal punto di vista genetico, ed anche la forma della nostra testa? Ma secondo la ricerca entro il 3.000, l'uomo potrebbe subire una deformazione ossea e muscolare, inevitabile conseguenza dei mezzi elettronici da cui ci separiamo solo nel sonno. Si chiama Mindy la donna ricreata al computer in 3D dai ricercatori americani, che appare tutt'altro che avvenente secondo i canoni di bellezza attuali. D'altronde già oggi, molte patologie cervicali, della schiena ed anche il sovrappeso sono strettamente collegate allo stile di vita che conduciamo.

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Cambia la colonna

Secondo i ricercatori, infatti, il primo cambiamento fisico importante interesserà proprio la colonna vertebrale. È  dimostrato che guardare in basso verso il nostro telefono, o in alto verso lo schermo, mette a dura prova le parti del nostro corpo che determinano la nostra postura. Di conseguenza, i muscoli del collo devono dedicare uno sforzo non indefferente per sostenere i chili della nostra testa, è evidente che collo e colonna vertebrale subiscono uno forte sbilanciamento in avanti e la posizione del nostro busto, da eretta e allineata, tende a curvarsi in avanti.

Risultato? schiena ricurva, collo schiacciato ed in avanti così come le spalle.

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Occhio alle mani

Scrolling continuo con le dita e smartphone in mano, deformeranno le nostre mani, che saranno più simili ad un artiglio, chiamato "text claw", artiglio da testo, che renderà l'arto meno flessiible di oggi, ed anche il gomito cambierà fisionomia, perché continueremo ad usare le braccia per portare i device all'orecchio a davanti agli occhi.


Cambia la testa

Nel 2011, l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha classificato le radiazioni degli smartphone come possibilmente cancerogene per l'uomo, a causa delle onde elettromagnetiche emesse dai dispositivi tech. L'evoluzione, però, ci proteggerà da eventuali patologie; in particolare il nostro cervello, che sarà circondato da uno scheletro del cranio sempre più spesso, che dunque sarà meno proporzionato rispetto al resto del corpo, come invece è oggi.

Per contro, il nostro cervello resterà così com'è, anzi è anche possibile che si ridurrà di dimensione, diventando come quello degli uomini primitivi, perché grazie ai progressi tecnologici in agricoltura e medicina, dovremo fare sempre meno per sopravvivere. 

Occhi con due palpebre

Per proteggere dalla luce blu dei device, Mindy svilupperà una seconda palpebra trasparente per limitare i danni; già oggi una lunga esposizione può provocare affaticamento degli occhi, perdita della vista e mal di testa. 


Ultimo aggiornamento: Sabato 5 Novembre 2022, 15:51
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