GLASS-z13, il corpo più antico mai osservato nello spazio? La scoperta del telescopio Webb FOTO

Due galassie appaiono, rispettivamente, come erano 'solo' 300 e 400 milioni di anni dopo il Big Bang. Ma qualcosa non torna

GLASS-z13, il corpo più antico mai osservato nello spazio? La scoperta del telescopio Webb FOTO

Da quando il telescopio spaziale James Webb è stato reso operativo, sono arrivate sulla Terra immagini inedite e suggestive dall'Universo. E non mancano alcune scoperte clamorose dal punto di vista scientifico.

Le immagini del telescopio Webb

Il telescopio spaziale James Webb è il più grande mai costruito. A progettarlo sono stati ricercatori della Nasa, dell'Esa e della Csa (l'agenzia spaziale canadese). Una collaborazione internazionale che potrebbe segnare una pietra miliare dell'osservazione dello spazio. Sono diverse le immagini catturate dal telescopio Webb, e riguardano vari corpi: pianeti, asteroidi, ammassi di galasse. Ma ce n'è una molto particolare.

 

La scoperta di GLASS-z13

La foto ha immortalato una galassia che potrebbe essere il corpo più antico mai osservato dall'uomo nello spazio. A scoprirlo è stato un team composto da 25 astrofisici di Harvard, diretto da Rohan Naidu. Tra le varie immagini catturate dal telescopio Webb, i ricercatori si sono concentrati su uno sciame di galassie, trovando due diverse galassie, a cui hanno dato il nome di GLASS-z11 e GLASS-z13 (sigla del nome del team di lavoro, Grism Lens Amplified Survey from Space). Gli astrofisici hanno studiato il redshift, cioè la quantità di luce emessa da una galassia: se il valore è più alto, la sorgente di luce è più lontana (nello spazio e nel tempo).

Le galassie poco dopo il Big Bang

In pratica, GLASS-z11 e GLASS-z13 ci appaiono nello stato in cui erano oltre 13,4 miliardi di anni fa, 'appena' 300 milioni di anni dopo il Big Bang. Gli oggetti più lontani dal telescopio emettono una luce che impiegherà più tempo a raggiungerlo, quindi ciò che vediamo oggi quasi sicuramente non rappresenta la situazione odierna.

Anzi, come spiega Rohan Naidu, «la maggior parte delle stelle di cui vediamo il riflesso non esiste più e le galassie che vediamo oggi potrebbero essere scomparse o trasformate in corpi molto diversi dallo stato originale». Le due galassie appaiono oggi con la loro vecchia immagine, e possono quindi offrire preziosi indizi sull'Universo primordiale e sulla formazione dei corpi celesti.

I dubbi degli scienziati

Per avere maggiori informazioni su quello che potrebbe essere il corpo celeste più antico mai scoperto e osservato dall'uomo, serviranno analisi più approfondite. Come quella spettroscopica, che consente di individuare nel dettaglio le proprietà della luce e misurare con maggior precisione la distanza che separa i corpi celesti dalla Terra. Ci sono ancora tanti misteri dietro GLASS-z13. I dati preliminari dimostrano che ha un diametro di circa 4.500 anni luce e una massa di circa un miliardo di stelle. Qualcosa non torna, se si considera che, a 300 milioni di anni dal Big Bang, appare impossibile che si siano formate così tante stelle. In confronto alla Via Lattea, GLASS-z11 e GLASS-z13 appaiono decisamente più piccole: la nostra galassia ha un diametro di 100mila anni luce e contiene circa 200 miliardi di stelle. Inoltre, entrambe le galassie mostrano un disco a spirale in crescita: un fatto insolito, spiegano gli scienziati, perché generalmente le galassie ad alto spostamento verso il rosso tendono ad apparire diverse. Una possibile spiegazione è che la struttura galattica si sviluppi più rapidamente di altri casi.


Ultimo aggiornamento: Venerdì 22 Luglio 2022, 20:18
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