«Dart», la prima missione della Nasa per salvare il mondo: «Devieremo un asteroide»

A bordo c'è anche l'Italia con LiciaCube, un microsatellite 'fotoreporter' che dovrà filmare l'impatto e valutarne l'efficacia

«Dart», la prima missione della Nasa per salvare il mondo: «Devieremo un asteroide»

di Redazione web

È partita Dart, la prima missione per tentare di deviare un asteroide. È stata lanciata alle 7:20 italiane dalla base di Vandenberg in California a bordo di un razzo Falcon 9 e ora inizierà il suo lungo viaggio di oltre 10 milioni di chilometri, in 11 mesi, per colpire e deviare un asteroide di 170 metri di diametro. Dart (Double Asteroid Redirection Test) sarà un banco di prova per valutare la nostra capacità di deviare un asteroide potenzialmente pericoloso. A bordo c'è anche l'Italia con LiciaCube, un microsatellite 'fotoreporter' che dovrà filmare l'impatto per valutarne la riuscita.

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La sonda si è separata con successo dall'ultimo stadio del Falcon 9 e adesso continua a viaggiare sia grazie alla spinta ricevuta dal lanciatore, sia con il suo sistema di propulsione elettrica. Nel suo viaggio lungo 11 mesi verso il piccolo asteroide Dimorphos, che ruota intorno al più grande asteroide Didimo, la sonda americana Dart (Double Asteroid Redirection Test) e il minisatellite italiano saranno seguiti da un grande gruppo di ricerca. Per la parte americana la missione è nata dalla collaborazione fra la Nasa e il Laboratorio di fisica applicata dell'università Johns Hopkins; per la parte italiana è coordinato dall'Agenzia Spaziale Italian (Asi) e vi partecipano Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf), Università di Bologna, Politecnico di Milano, Università Parthenope di Napoli e Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr).


Tra 11 mesi Dart impattera' a 21mila chilometri orari con l'asteroide Dimorphos, di 170 metri di diametro, per provare a modificarne la traiettoria. «Con Dart per la prima volta potremo davvero valutare le nostre capacità di poter modificare l'orbita di un asteroide potenzialmente pericoloso», ha commentato Giorgio Saccoccia, presidente dell'Agenzia Spaziale Italiana (Asi).
 

Sono innumerevoli le volte in cui cinema e letteratura si sono cimentate nel racconto di comete o asteroidi in rotta di collisione con la Terra proponendo soluzioni più o meno realistiche per salvare il pianeta e ora, per la prima volta, quelle idee potranno essere tradotte in realtà . Seppur remoto il pericolo di impatto con grandi corpi celesti esiste davvero e proprio per questo varie agenzie spaziali stanno sviluppando i primi progetti di difesa planetaria con un solo obiettivo: evitare di farci fare la fine dei dinosauri.



Dart della Nasa è la prima di due missioni del programma Aida (Asteroid Impact and Deflection Assessment), la seconda sarà Hera dell'Agenzia Spaziale Europea (Esa) con la Nasa, per testare sul campo la possibilità di deviare un corpo celeste in rotta con la Terra attraverso un violento impatto con un piccolo oggetto.



L'obiettivo di Dart è quello di colpire violentemente Dimorphos, un asteroide di 170 metri di diametro che orbita attorno a un altro asteroide più grande, Didymos. L'urto di Dart, di 670 chilogrammi a 21mila chilometri orari, dovrebbe provocare solo un impercettibile spostamento di Dimorphos. Una piccola variazione dell'orbita che, però, dovrebbe produrre uno scostamento sempre più grande nel tempo dalla traiettoria iniziale.

 


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 24 Novembre 2021, 17:35
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