Coronavirus: solo il 3% dei neonati contagiato da mamme positive, ma aumenta il rischio di nascite premature
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Durante la pandemia, circa 2 bambini su 10 sono nati prematuramente da donne contagiate dal Sars-CoV-2. Lo spiega anche Fabio Mosca, presidente della Sin, all'Ansa: «All'inizio dell'emergenza abbiamo attivato un registro con i dati delle donne incinte e contagiate del virus. Fino ad oggi solo sei bambini su 215 nati da madri italiane positive hanno avuto la trasmissione del virus, pari al 2,8%. Inoltre, l'allattamento al seno, nella maggioranza dei casi, è proseguito nei mesi successivi. Dei sei neonati, uno era nato già positivo e tutti hanno avuto un decorso asintomatico o paucisintomatico: nessuno di loro è stato ricoverato in terapia intensiva».
Fabio Mosca difende anche i consigli dati all'inizio della pandemia sul proseguimento dell'allattamento al seno. «La nostra decisione contrastava con quanto veniva suggerito dalla Cina, ma il tempo ci ha dato ragione. I dati confermano che l'infezione è nei neonati poco frequente e benigna: quindi, se la donna ha pochi sintomi, è preferibile non separarla dal figlio, per la salute fisica e psicologica di entrambi» - spiega il presidente della Società Italiana di Neonatologia - «C'è però un fattore notevole di rischio: le mamme contagiate dal coronavirus hanno avuto un tasso di nascite pretermine del 19,7%, più del doppio della media, pari a circa al 9%. Il virus ha effetti diretti e indiretti nell'indurre un parto. Nel 24% dei casi è stato effettuato un cesareo di elezione mentre nel 15% un cesareo d'urgenza. È importante, su questo, mantenere alta l'attenzione».
Ultimo aggiornamento: Martedì 6 Ottobre 2020, 17:24
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