La Nasa scopre un asteroide gigante: il "killer di pianeti" si nascondeva nel bagliore del sole. «Può scontrarsi con la Terra»

«Se questo colpisse la Terra, causerebbe la distruzione di tutto il pianeta», ha detto l'autore dello studio

La Nasa scopre un asteroide gigante: il "killer di pianeti" si nascondeva nel bagliore del sole. «Può scontrarsi con la Terra»

Un asteroide gigante, ribattezzato "killer di pianeti", è stato scoperto dalla Nasa a ottobre. Era rimasto nascosto finora, coperto dal bagliore del sole. Si tratta del più grande scoperto negli ultimi otto anni. Si stima che sia largo 1,5 km.

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L'asteroide che minaccia la terra

L'asteroide attraversa l'orbita terrestre, ma gli esperti affermano che qualsiasi possibile collisione probabilmente non avverrebbe prima di qualche migliaio di anni. Oltre al "killer di pianeti", la Nasa ha avvistato altri due asteroidi. Sono stati chiamati 2021 LJ4, 2021 PH27 e 2022 AP7. Gli asteroidi sono stati rilevati utilizzando l'osservatorio Cerro Tololo in Cile e dettagliati in uno studio sull'Astronomical Journal. «Finora sono stati scoperti solo 25 asteroidi che viaggiano completamente all'interno dell'orbita terrestre a causa della difficoltà di osservare vicino al bagliore del sole», ha affermato Sheppard, autore principale dello studio.

«Nel corso del tempo, questo asteroide diventerà sempre più luminoso nel cielo, poiché inizierà ad attraversare l'orbita terrestre sempre più vicino a dove si trova effettivamente la Terra», ha dichiarato Sheppard al New York Times. «È quello che chiamiamo un pianeta killer.

Se questo colpisse la Terra, causerebbe la distruzione di tutto il pianeta». Ma lo scienziato planetario Tracy Becker ha dichiarato anche che c'è «una probabilità estremamente bassa».

«Sono necessarie ampie aree di cielo perché gli asteroidi interni sono rari e sono necessarie immagini profonde perché gli asteroidi sono deboli e si deve lottare contro il cielo luminoso del crepuscolo vicino al Sole e contro l'effetto distorsivo dell'atmosfera terrestre», ha dichiarato Sheppard nel comunicato stampa. In questo modo si può andare più in profondità e sondare l'interno del Sistema Solare «in modi mai fatti prima».


Ultimo aggiornamento: Martedì 1 Novembre 2022, 22:09
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