La via della seta: da Tashkent a Samarcanda, Bukhara e Khiva. L'Uzbekistan magico

Martedì 30 Agosto 2022, 13:35 - Ultimo aggiornamento: 22 Maggio, 09:53

Khiva, l'oasi ai margini del deserto

Bukhara e Khiva sono separate da quasi 400 km e il treno che le collega viaggia pigramente tra steppa e deserto. La città emana una bellezza suggestiva, dai colori che cambiano in base alle ore. Nonostante i tanti turisti, si respira un’aria di pace e si ha la sensazione di trovarsi quasi in un luogo sacro. Secondo la leggenda Khiva fu fondata quando Sam, figlio di Noè, scavò un pozzo in questa zona. Sicuramente esisteva già nell’VIII secolo come stazione commerciale lungo la Via della Seta. Appartiene alla provincia di Corasmia ed è vicina alla città di Urgench, capoluogo della stessa provincia. La città è un’oasi ai margini del deserto e molto vicina alla frontiera con il Turkmenistan. Alla fine del XVI sec. l’emiro abbandonò la città di Urgench e si stabilì a Khiva con tutta la sua corte. Le mire espansionistiche della Russia zarista nella regione si manifestarono fin dal 1717, anno in cui lo zar Pietro il Grande inviò truppe al comando del principe Alexander Bekovich Cherkassky. La missione fallì, il principe fu scuoiato vivo e la sua pelle servì per confezionare tamburi. I prigionieri russi furono venduti come schiavi al mercato di Khiva. La città, infatti, era nota per essere un fiorente mercato di schiavi. Nel 1873 i russi riuscirono a conquistare Khiva ma fu permesso al Khan di continuare a regnare sotto il suo protettorato. Nel 1918 crollò il regime zarista e l’emiro fu assassinato. Nel 1920 fu proclamata la Repubblica popolare della Corasmia; l’ultimo Khan uzbeko fu costretto ad abdicare. Nel 1924 Khiva fu assorbita nella neocostituita Repubblica sovietica dello Uzbekistan. La città di Khiva è divisa in due parti: - Itchan Kala, la città vecchia recintata da mura ricostruite nel XVII secolo; - Dichan Kala, l’abitato all’esterno delle mura. Ci sono quattro porte per accedere nella città vecchia: - Bogcha Darzova, Porta del Giardino. - Palvan Darzova, Porta del Gigante. - Tosh Darzova, Porta di Pietra. - Ota Darzova, Porta del Padre. La porta più celebre attraverso cui accedere per entrare nell’Itchan Kala è la Ota Darzova che si trova sul lato ovest delle mura. E’ stata ricostruita nel 1975 e riproduce quella distrutta dai sovietici nel 1920.

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