Pamela Mastropietro, le motivazioni: «Reagì a rapporto sessuale non protetto, Oseghale la uccise e la fece a pezzi»

Giovedì 25 Maggio 2023, 16:14 - Ultimo aggiornamento: 26 Maggio, 18:26
Pamela Mastropietro, le motivazioni: «Reagì a rapporto sessuale non protetto, Oseghale la uccise e la fece a pezzi»
di Redazione Web
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Si ritiene «fondatamente affermata la ricorrenza della contestata aggravante a carico dell'imputato» ossia «aver commesso l'omicidio in occasione della commissione del delitto di violenza sessuale». Lo scrive la Corte di assise di appello di Perugia nelle motivazioni della sentenza di appello bis, relativa alla sola aggravante di violenza sessuale, che ha confermato la condanna all'ergastolo per Innocent Oseghale accusato di aver violentato, ucciso e fatto a pezzi la 18enne romana Pamela Mastropietro.

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Pamela Mastropietro, la sentenza d'appello

Secondo le motivazioni della sentenza, da parte di Oseghale c'è stata una «iniziale violenza di tipo costrittivo - divenuta 'necessarià, nel palesato dissenso di Pamela una volta resasi conto delle reali intenzioni del suo partner» che secondo quanto ricostruito dalla Corte ha voluto un rapporto non protetto. In seguito c'è stato un «approfittamento - senza soluzione di continuità alcuna - dello stato soporoso ormai completamente manifestatosi nella vittima» che, come ricostruito, era sotto l'effetto dello stupefacente appena assunto.

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