«Sì a una quarantena di 21 giorni per i contatti stretti di persone infettate dal virus del vaiolo delle scimmie». Crede sia giusto prevederla il virologo Fabrizio Pregliasco, docente all'università Statale di Milano.
«A mio avviso - spiega all'Adnkronos Salute - quando una persona viene informata di essere un contatto stretto, quindi a rischio di diventare un caso secondario, dovrebbe già autoresponsabilizzarsi e comportarsi di conseguenza. Ma quando l»incendiò è piccolo, e in questa fase ancora sembra esserlo, ritengo giusto essere il più protettivi possibile e quindi immaginare una disposizione di quarantena« anche per i contatti stretti, oltre naturalmente all'isolamento dei pazienti già contagiati.
»Oltretutto - ricorda il direttore sanitario dell'Irccs Galeazzi - in Italia non è che la quarantena si fa come in Cina, 'murando vivè le persone in casa«. Secondo Pregliasco, la misura dovrebbe essere »fiduciaria. Magari basterebbero telefonate di verifica«.
Ultimo aggiornamento: Sabato 28 Maggio 2022, 15:03
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