Vaccino Moderna, reazione allergica sui pazienti sottoposti a trattamenti di medicina estetica. L'esperto: «Casi rari e irrilevanti»

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di Salvatore Garzillo

A infiammare gli animi dei no vax e a preoccupare le fila dei dubbiosi è arrivata una notizia dagli Stati Uniti: tre pazienti che si erano sottoposte a trattamenti di medicina estetica a base di filler avrebbero avuto una reazione allergica al vaccino anti Covid-19 prodotto da Moderna. Una possibile bomba, visto il numero di persone che ogni anno scelgono la strada del ritocco.

Basti pensare che, secondo i dati della Sicpre (Società italiana di chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica) nel 2020 in Italia sono stati oltre un milione e 200mila gli interventi di chirurgia estetica, in particolare se ne registrano 274mila per la tossina botulinica e 252mila per l’acido ialuronico. Con un trend in costante aumento dopo il lockdown.

A rassicurare sugli eventuali pericoli del vaccino è proprio il presidente della Sicpre, Francesco D’Andrea: «Essere portatori di trattamenti di questo tipo non può e non deve rappresentare una controindicazione alla somministrazione del vaccino. È bene precisare che le reazioni avverse sono state in due casi rappresentate da un gonfiore delle aree del volto trattate con i filler subito dopo la vaccinazione, in un altro caso da un angioedema al labbro a distanza di 2 giorni dalla vaccinazione.

Tutti i casi si sono stati però risolti rapidamente e senza esiti negativi con una semplice terapia medica a base di cortisone e antistaminici. Non si sono invece registrati episodi di reazioni avverse riferite al vaccino attualmente in uso in Italia della casa Pfizer. In ogni caso - continua D’Andrea - le reazioni riportate dalla stampa sono in numero statisticamente irrilevante e molto rare e tra l'altro di lieve entità. Nessun caso dunque ha richiesto l’ospedalizzazione né ha avuto prognosi grave».

Nessun rischio dunque, neppure per l’edema. «Il fenomeno dell'edema è un problema comune a tutti i vaccini - spiega il presidente Sicpre - pertanto la situazione è sotto controllo. Il rischio di infettarsi di Covid è molto più importante di quello di manifestare un po’ di gonfiore in seguito al vaccino. È chiaro tuttavia che la situazione deve essere monitorata. Come medico e come uomo invito tutti ad avere fiducia nella scienza, al momento l’unica arma per combattere i “vari” Covid. Attualmente i vaccini sono un’arma di prevenzione importante e ritengo che in un prossimo futuro la cura con gli anticorpi monoclonali, già in via di sperimentazione, rappresenterà una delle forme più efficaci per sconfiggere senza alcun rischio il virus».


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 13 Gennaio 2021, 15:59
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