Le calamite sul frigorifero sono cancerogene. Come il microonde, ma anche i lutti e i dolori personali. E come i vaccini. La chemioterapia? Guai: non è efficace, ma anzi dannosa come gli interventi chirurgici e le biopsie, che disseminano i tumori in tutto il corpo. Sono solo alcuni esempi delle tante falsità 'oncologiche' che infestano i social, la rete ma anche la vita reale: sui tumori, le cause, le terapie girano tante, troppe 'fake news', che mettono a rischio la salute e la vita stessa delle persone.
Secondo Woman for Oncology Italy, spin-off di Esmo (European Society for Medical Oncology) fondato da 9 tra le più importanti oncologhe del Paese, la battaglia su questo fronte si combatte con «una triplice alleanza tra medici, che devono utilizzare un linguaggio comprensibile e resistere alla tentazione di divulgare precocemente notizie che non trovano ancora applicabilità clinica; giornalisti, che devono sempre riferirsi a fonti autorevoli, e politica, che dovrebbe attuare un meccanismo di controllo efficace delle informazioni diffuse, anche sanzionando chi divulga fake news.
Questa è in particolare la richiesta che viene fatta al Governo che verrà: mettere come priorità tale battaglia nell'agenda politica».
E poi ci sono i pazienti, «a cui non si può certo impedire di cercare notizie su Internet, ma che devono vedere nel loro oncologo il punto di riferimento reale del percorso di cura. Le fake news in campo oncologico possono comportare rischi davvero seri per chi vi si imbatte senza i giusti filtri».
Ultimo aggiornamento: Venerdì 26 Gennaio 2018, 19:26
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