Coronavirus, Miozzo (Cts): «Sì alla riapertura delle scuole, gli impianti di sci un azzardo»

Coronavirus, Miozzo (Cts): «Sì alla riapertura delle scuole, gli impianti di sci un azzardo»

Coronavirus, il coordinatore del Cts Agostino Miozzo fa il punto della situazione e parla anche delle possibili riaperture: «Sì alla riapertura delle scuole, ma in sicurezza. Aprire gli impianti sciistici è un azzardo».

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Intervenendo a a 24Mattino di Simone Spetia su Radio 24, il coordinatore del Comitato tecnico scientifico ha affrontato diversi argomenti. «Riaprire le scuole il 9 dicembre potrebbe essere una buona opzione, bisogna far tornare ragazzi e docenti ma garantendo la sicurezza. Il rischio deve essere compatibile con la disponibilità di risorse per tamponi e tracciamento in tempo reale» - le parole di Agostino Miozzo sulla scuola - «L'apertura delle scuole non è a rischio zero, ma è sicuramente un rischio inferiore rispetto a ragazzi liberi di andare nei centri commerciali senza regole. Non possiamo lasciare i ragazzi per un anno intero alle prese con la didattica a distanza, è inaccettabile pensare di avere liceali che arriveranno alla maturità con un solo mese di scuola in presenza».

Il dottor Agostino Miozzo parla anche della stagione invernale e degli impianti sciistici: «Considerando che siamo nel pieno dell'epidemia decidere adesso di aprire è un po' azzardato. Gli impianti stanno a cavallo delle montagne, in Francia, Austria, Slovenia e quindi dovrebbe essere un'operazione condivisa a livello di Bruxelles». Sul Natale, invece, Agostino Miozzo precisa: «Questo virus è incompatibile con le relazioni sociali che sono estremamente pericolose soprattutto per i più fragili, dovrà essere un Natale di intimità, come un giorno ordinario in famiglia.

Se si allargano le relazioni con altri parenti e amici bisogna esser molto prudenti mantenendo il distanziamento e indossando la mascherina, è orrendo immaginare un cenone così ma queste sono le regole, altrimenti corriamo dei rischi».

Il nome di Agostino Miozzo appare anche tra i possibili candidati al ruolo di commissario della Sanità in Calabria. Il medico e coordinatore del Cts glissa e scherza sulle domande che gli vengono rivolte: «È da ieri notte che ne stiamo parlando e mia moglie mi ha terrorizzato dicendomi 'non ti permettere di dire che ho qualcosa contro la Calabria', quindi nel caso lei sarebbe d'accordo».


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 25 Novembre 2020, 14:17
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