È «inaccettabile - affermano i sindacati - la carenza di risorse dovuta al disinteresse del governo verso gli infermieri e gli altri lavoratori del Servizio Sanitario Nazionale». Secondo gli infermieri, infatti, «la misura è colma: ora noi infermieri siamo stanchi di aspettare - dichiara De Palma - vogliamo riprenderci la nostra dignità di lavoratori che si traduce in un'adeguata retribuzione e riconoscimento, condizioni degne di una società civile».
Tra le richieste, lo sblocco del turnover «per dire basta alla fuga dei cervelli e all'emigrazione dei giovani infermieri che vanno all'estero a portare competenze e professionalità che non vengono riconosciute in Italia». I sindacati dicono anche «basta ai tagli lineari delle dotazioni organiche, al demansionamento dei professionisti sanitari e alle pretese di deroghe indiscriminate alle ore di riposo giornaliere e al riposo settimanale». Gli infermieri attivi nel Ssn, ricordano i sindacati, sono circa 250 mila, e oltre 50 mila sono quelli iscritti alle due organizzazioni sindacali che hanno proclamato lo sciopero, dopo un fallito tentativo di riconciliazione al ministero del Lavoro con la controparte pubblica.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 31 Gennaio 2018, 13:51
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