Sindrome Mis C, post covid sui bimbi: è più aggressiva della malattia di Kawasaki

Sindrome post covid sui bimbi: è la Mis-C, più aggressiva della malattia di Kawasaki

Anche se nella maggioranza dei casi i bambini colpiti da Covid sono asintomatici, potrebbero sviluppare nelle tre-quattro settimane successive alla guarigione la sindrome 'Mis-C', una iper-infiammazione multi-organo che può colpire i bimbi dai tre ai 12 anni che hanno contratto il Coronavirus. Si tratta di una sindrome che «simula la malattia di Kawasaki ma che è molto più aggressiva», spiega il dottor Francesco La Torre, referente in Puglia della sindrome 'Mis-C'. Nel 60% dei casi coinvolge anche il cuore e a volte i piccoli pazienti hanno bisogno della terapia intensiva.

A Bari è riuscito a evitarla un bambino di tre anni che ha lottato e vinto nell'ospedale Giovanni XXIII, dov'è arrivato con febbre alta, una infiammazione cardiaca con dilatazione coronarica, e una meningite asettica. Al Giovanni XXIII, però, gli è stato somministrato precocemente il farmaco biologico «Anakinra che ha evitato la progressione della malattia», spiega La Torre. Questa sindrome, infatti, prevede un trattamento con immunoglobuline e poi con il cortisone, per tre giorni, prima di procedere con l'Anakirna.

Nel caso del bimbo di tre anni la somministrazione è avvenuta 48 ore prima, in contemporanea con il cortisone. Il bambino ora sta bene ed è tornato a casa. In Italia, evidenzia La Torre, sono stati finora «130 i casi di bambini con la sindrome 'Mis-C', e il 30% di loro è finito in terapia intensiva. Fortunatamente la mortalità è pari a zero».

In Puglia, invece, i casi sono stati in tutto 21, due dei quali hanno avuto bisogno della terapia intensiva. «Purtroppo», aggiunge La Torre, «l'età di chi si ammala si sta abbassando» e «dovremo aspettarci altri casi nelle prossime settimane, considerando che ora stiamo registrando il picco dei contagi».

Nella metà dei casi i bambini con la 'Mis-C' scoprono di avere avuto il Covid solo dopo essere stati colpiti dalla sindrome. «In questa ondata pandemica - spiega La Torre - abbiamo riscontrato un aumento di casi di iper-infiammazione post Covid nei più piccoli.

La 'Mis-C' è una infiammazione multiorgano che colpisce spesso il cuore, che abbiamo già rilevato nella seconda ondata tra ottobre e dicembre, e che ha portato alcuni bambini in terapia intensiva. Solo nel nostro reparto di Pediatria ospedaliera nelle ultime tre settimane abbiamo ricoverato quattro bambini che per fortuna adesso sono stati dimessi. In tutto, però, abbiamo seguito 13 casi nel solo Giovanni XXIII». Tra i sintomi che devono indurre i genitori a portare il figlio al proprio medico di famiglia, e che distinguono la 'Mis-C' dalla Kawasaki, ci sono febbre persistente e dolori addominali. Inoltre, i bambini presentano congiuntivite (occhi rossi), macchie sul corpo (che possono avere diverse forme anche nello stesso bambino) e l'infiammazione del cavo orale. «Riconoscere la 'Mis-C' precocemente - conclude La Torre - ci permette di intervenire prima che la malattia colpisca organi importanti come il cuore. In base alla nostra casistica i genitori, dopo i primi due-tre giorni in cui si manifestano i sintomi, portano i figli dal medico».


Ultimo aggiornamento: Sabato 3 Aprile 2021, 21:38
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