«I negazionisti? Ne abbiamo curati tanti al Gemelli. Una volta fuori, si sono scusati. Professore, le prometto che farò di tutto per aiutarvi». Lo ha raccontato Massimo Antonelli, direttore della terapia intensiva del Policlinico Gemelli e componente del Cts al Corriere della Sera. Per il profossore «il dibattito sul sì a veglioni e cene di Natale? Per me, per tutti i colleghi, è intollerabile, pur condividendo le ansie degli operatori che vedono sfumare altre opportunità economiche. In Italia le vittime del Covid sono state circa 52mila». «Ogni giorno qui ne vediamo andar via almeno 70 - aggiunge Antonelli - E c'è chi non vuole rinunciare, per una sola volta nelle vita, a occasioni superflue».
«La frustrazione più grande? Non poter essere visto da chi ci guarda dal letto, ed è solo - sottolinea Antonelli - Dover comunicare soltanto con gli occhi.
Antonelli è d'accordo quindi con le restrizioni. «E come non potrei? I numeri parlano. Oltre alla mortalità, l'incidenza dei nuovi casi resta alta, siamo oltre 320 su 100 mila abitanti. Alcune regioni superano i 700-800 casi al giorno. È vero la curva rallenta, l'Rt è sceso sotto l'unità. Però...allentare significa andare incontro a una terza ondata. Non è un rischio. È una certezza».
Ultimo aggiornamento: Domenica 29 Novembre 2020, 21:32
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