Non solo: «Il Natale rischia di essere un periodo difficile per chi soffre di disturbo bipolare, patologia che alterna stati depressivi a eccitamento euforico. Si tratta di persone in equilibrio molto precario, che hanno bisogno di ritmi regolari, sonno adeguato, pochi stimoli. Con le feste si dorme meno e l'eccitazione generale può innescare stati depressivi: arriva allora l'insonnia, o un'eccessiva sonnolenza, l'irritabilità e la spinta a mangiare continuamente carboidrati». A destabilizzare «è anche la spinta a spendere, spesso più del dovuto. L'aspettativa legata alle feste, l'esasperazione consumistica, rischiano di tramutarsi in un boomerang».
Cosa fare, allora? «Il consiglio è di attenuare l'esasperazione», tornare a vivere il Natale in una dimensione più intima e forse meno esibita e «consumistica», suggerisce l'esperto. La buona notizia è che «la letteratura non conferma l'aumento del rischio di suicidio in questo periodo dell'anno. Piuttosto è l'umore di alcuni soggetti fragili a risentirne di più. Bisogna poi considerare - conclude Pompili - che anche il freddo esasperato incide sul tono dell'umore, come pure il fatto di non uscire di casa» magari a causa del maltempo. Insomma, l' effetto Grinch non è solo fantasia.
Ultimo aggiornamento: Martedì 18 Dicembre 2018, 16:14
© RIPRODUZIONE RISERVATA