Morbo di Crohn novità in arrivo: arriva la cura con anticorpo monoclonale

Morbo di Crohn novità in arrivo: arriva la cura con anticorpo monoclonale

di Antonio Caperna
MILANO - Arriva in Italia una doppia novità nella terapia contro la Malattia di Crohn. E' stato approvato, infatti, l'anticorpo monoclonale delle interluchine 12 e 23, Ustekinumab' di Janssen, il primo di una nuova classe.
Il farmaco agisce più a monte del processo infiammatorio responsabile della malattia di quanto sia stato possibile fare fino a ora. Infatti, i dati hanno mostrato la rapidità dell'azione già nel breve periodo, a partire dalla terza settimana dalla somministrazione e, parallelamente, la persistente durata dell'effetto del farmaco: a 2 anni, nel 75% dei pazienti in terapia con Ustekinumab la malattia è risultata in remissione. «Oggi il più grande bisogno ancora non soddisfatto delle persone affette dalla Malattia di Crohn è combinare un miglioramento repentino, che possa risolvere la dolorosa fase acuta, con l'efficacia mantenuta nel lungo periodo, per permettere al paziente di stare bene negli anni senza dover affrontare ricadute e cambi di terapie - afferma Silvio Danese, Responsabile Centro per le Malattie Infiammatorie Croniche dell'Intestino, Istituto Clinico Humanitas, Rozzano (MI) - Questa nuova opzione terapeutica apre per la prima volta un ampio orizzonte fino a ora inesplorato, quello del più lungo periodo libero da malattia mai osservato fino a ora». Agevole è anche lo schema di somministrazione, che prevede solo la prima induzione per via endovenosa presso il centro clinico e poi la terapia di mantenimento da farsi ogni 3 mesi per via sottocutanea anche al domicilio. Altra novità è la campagna sociale Aspettando Crohn. L'agenda impossibile', patrocinata dall'associazione A.M.I.C.I. Onlus e IG-IBD.
Da ottobre un cortometraggio, realizzato con ironia e un pizzico di irriverenza dagli Youtubers romani The Pills', sarà portato nelle sale cinematografiche italiane. Prima tappa la Lombardia, con proiezioni a Milano, Monza e Cremona, grazie alla collaborazione del circuito spazioCinema. Poi sarà la volta dell'Emilia-Romagna, Lazio, Piemonte e Sicilia (info su www.mici360.it). Oltre agli evidenti disturbi clinici, infatti, la malattia di Crohn è spesso causa di disagio sociale, perché «ha un importante impatto su diversi aspetti della vita quotidiana- spiega Enrica Previtali, Presidente di AMICI Onlus - Rende difficili tanto le relazioni personali e più intime, quanto quelle lavorative e sociali. È una malattia di cui non si parla, perché imbarazzante, per via dei classici sintomi. Spesso i malati soffrono in silenzio. A volte rischiano il posto di lavoro per le numerose assenze a cui sono costretti. Bisogna parlare di questa malattia e farla conoscere». (leggocaperna@gmail.com)
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Ultimo aggiornamento: Mercoledì 26 Settembre 2018, 09:14
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