Malattia di Crohn, c'è il sito "Ragazzi coraggiosi"

Malattia di Crohn, c'è il sito "Ragazzi coraggiosi"

di Antonio Caperna
È on line il sito dedicato ai ragazzi con Malattia di Crohn: una fonte di informazioni per rafforzare la consapevolezza di tutti coloro che, direttamente o indirettamente, convivono con questa patologia (www.ragazzicoraggiosi.it). Sviluppato da AbbVie con il patrocinio di Amici Onlus, l’associazione di riferimento per le malattie infiammatorie croniche intestinali, offre un luogo di consigli e strategie per convivere con la malattia e affrontarne le complicanze. Il sito è arricchito con sezioni su alimentazione, scuola, viaggi, sport, vita di relazione e contenuti informativi sulla Malattia di Crohn, puntando a migliorare la qualità della vita.



«L'esordio della malattia di Crohn e della Colite Ulcerosa in età pediatrica richiede maggiore attenzione sul piano informativo assistenziale, per il peso significativo che ha sulla vita dei pazienti - afferma Enrica Previtali, Presidente Amici Onlus – È nostro preciso dovere informare sui disagi subiti da queste persone pur assicurando che, nonostante le difficoltà che i ragazzi devono affrontare ogni giorno, molti di loro reagiscono con tanto coraggio e determinazione».



La Malattia di Crohn è una patologia infiammatoria cronica che interessa le mucose intestinali e i tessuti sottostanti; è più frequente nei Paesi Occidentali ed è rara se non assente nei Paesi in via di sviluppo. Sulla base di una ricerca svolta da AMICI si calcola che in Italia ci siano almeno 150mila persone affette da malattie infiammatorie intestinali, di cui probabilmente 30-40% affette dal Crohn. In un caso su quattro l’esordio della malattia arriva già a 10-12 annicon un’incidenza che pare raddoppiata nell’ultimo decennio.

«La  Malattia di Crohn e la Colite Ulcerosa, tra i giovanissimi, sono una emergenza sempre più importante nei Paesi industrializzati con un aumento di diagnosi superiore al 50% negli ultimi anni – dichiara Claudio Romano, dell’Unità Operativa di Gastroenterologia, Dipartimento di Pediatria dell’Università di Messina - Oltre alle cause genetiche ed alle migliori tecniche diagnostiche,  questo incremento sembra legato agli stili di vita moderni, ai cibi industriali, allo stress metropolitano, all’abuso di antibiotici ed alla troppa igiene. I casi di Crohn ad esordio pediatrico sono in genere più aggressivi con un maggior rischio di complicanze e necessità di interventi chirurgici, con notevoli ripercussioni non solo a carico del bambino, ma anche per tutta la famiglia».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 19 Settembre 2018, 15:30
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