Covid, oltre i 2.300 ricoveri in terapia intensiva la soglia per il lockdown. Roma, Milano e Napoli ad alto rischio

Covid, oltre i 2.300 ricoveri in terapia intensiva la soglia per il lockdown. Roma, Milano e Napoli ad alto rischio

di Alessia Strinati

La possibilità di un lockdown in alcune città si fa sempre più concreta. Visto l'incemento di casi di coronavirus a Milano, Roma e Napoli, si sta pensando di rendere le tre grandi città zone rosse. L'ipotesi è quella di chiudere tutte le attività considerate non essenziali, fare didattica a distanza e smartworking, proprio come era successo a marzo.

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Palazzo Chigi avrebbe confermato la  volontà di procedere passo per passo, in modo graduale, ma la soglia da non superare sarebbe già stata fissata: 2.300 pazienti in terapia intensiva, come riportato anche il Corriere della Sera. Un dato che però non risulta al viceministro della Salute Pierpaolo Sileri (M5S), che intervenuto ai microfoni della trasmissione 'L'Italia s'è desta', su Radio Cusano Campus ha afferamato: «Non so dove sia stata reperita questa informazione, non ne sono a conoscenza. Se mi chiedete quale può essere una soglia limite, globalmente direi la metà dei 4400 posti terapia intensiva extra che sono stati approntati, quindi la soglia sarebbe intorno ai 2000-2500».  Poi prosegue: «I posti in terapia intensiva ci sono, al momento la crescita è molto lenta nonostante un numero di positivi altissimo, che non significa siano malati. Vi è tuttavia in alcune aree un impegno importante della rete ospedaliera e in queste aree bisogna rafforzare la medicina sul territorio perché molti positivi possono essere gestiti sul territorio, potrebbe essere necessario ricreare o ampliare quella rete di hotel e di luoghi in cui poter mettere in quarantena le persone positive, in modo che non contagino i familiari.

Però attenzione, bisogna anche vedere come sono distribuite nel Paese le presenze in terapia intensiva. Potrebbe esserci una città nella quale il sistema si esaurisce ed altre in cui invece non si esaurisce. Se ci saranno delle aree sotto pressione lì sarà necessario fare delle misure più restrittive».

Tra le città più a rischio chiusura ci sono Roma, Napoli e Milano che proprio da oggi inizierà ad attuare il coprifuoco che vieterà la circolazione in strada dalle 23 alle 5 del mattino. Anche Genova inizia a preoccupare, per ora sono state indette tre zone rosse in tre differenti aree, ma il provvedimento potrebbe non essere sufficiente.

Gli esperti nelle metropoli parlano di situazioni già fuori controllo. Non è più possibile stare dietro al tracciamento dei contatti e di conseguenza la possibilità del diffondersi dei contagi è sempre più alta, come confermano anche i numeri dei bollettini giornalieri. Gli occhi sono puntati sull'indice Rt, che da tre settimane consecutive ha superato l'1,5, e la pressione sulle terapie intensive. Nel caso in cui si superasse la soglia dei 2300 pazienti per regione potrebbero scattare le chiusure, anche se non si esclude un lockdown a livello nazionale per poche settimane.


Ultimo aggiornamento: Giovedì 22 Ottobre 2020, 10:50
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