Influenza, chiamare il 118 può essere utile. L'esperto: «Ecco quando e come fare»

Influenza, chiamare il 118 può essere utile. L'esperto: «Ecco quando e come fare»
Influenza, quando chiamare il 118 in presenza di sintomi? Le avvisaglie influenzali mettono infatti spesso in allarme i familiari, tanto da chiamare il servizio d'emergenza e chiedere addirittura l'intervento di un'ambulanza. Secondo Fabrizio Pregliasco, Responsabile scientifico di www.osservatorioinfluenza.it, virologo presso il Dipartimento Scienze biomediche per la salute dell'Università degli Studi di Milano e presidente nazionale ANPAS (Associazione nazionale pubbliche Assistenze) in alcuni casi «ricorrere al 118 è auspicabile per prendere in carico il paziente nella sua complessità».

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Questi casi riguardano «i soggetti fragili o che hanno patologie concomitanti (diabete, BPCO, patologie cardiovascolari)», per cui «non si devono sottovalutare i rischi che le complicanze dell’influenza possono avere». «È meno utile quando, a parte i sintomi influenzali, non si rilevano altri campanelli di allarme. È meno utile non perché l’ambulanza non sia disponibile a portare la persona in ospedale, ma perché il rischio è che il codice di non urgenza assegnato, una volta giunto in pronto soccorso, si traduca in diverse ore di attesa».

Nei mesi invernali i pronto soccorsi sono sempre molto pieni e oltre le attese molto lunghe ci si espone a ulteriori contatti con virus. «L’atteggiamento migliore in questi casi, se il peggioramento avviene di notte o in fasce dove non è reperibile il medico di famiglia, è quello di monitorare i sintomi e chiamare la Guardia Medica che può se lo reputa necessario prescrivere i farmaci più adatti», conclude Pregliasco.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 13 Marzo 2019, 10:03
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