Influenza, la peggiore degli ultimi 16 anni: picco a febbraio. Ecco quanto può durare

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di Lorena Loiacono
Potrebbe essere la peggiore influenza degli ultimi 16 anni: già 4 milioni di malati a letto e non siamo neanche a metà stagione. È questa infatti la settimana decisiva per capire quanto sarà violenta l’influenza del 2019 e per contarne i danni. E’ in arrivo il picco influenzale: la scorsa settimana sono stati colpiti 720mila nuovi pazienti e nei prossimi sette giorni si può arrivare a 800mila, raggiungendo così i 5 milioni complessivi in una fase ancora ascendente. Da brividi, insomma, e non solo per colpa della febbre alta.

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I segnali sono inequivocabili: il termometro che schizza sopra i 39 gradi, starnuti, mal di gola e di ossa, dolori muscolari e tanta spossatezza. Classi deserte e tanti certificati medici a lavoro, milioni appunto. Ma a risentire di più, come spesso accade ma quest’anno più del solito, sono gli anziani: “Risentono maggiormente della forza di questa influenza con complicanze da non sottovalutare, sui loro disturbi cronici da quelli cardiaci a quelli respiratori - spiega il virologo Fabrizio Pregliasco dell’università di Milano, direttore sanitario dell’Ircss Galeazzi di Milano - la virulenza è dovuta alle due varianti A/H1N1 e A/H3N2: era previsto e per questo sono presenti nel vaccino. Nella settimana in arrivo potremmo arrivare a 5 milioni di pazienti, preparandoci al picco. Vale a dire che, a fine stagione, potremmo superare il record dello scorso anno quando, con 9 mila malati complessivi, registrammo la peggiore stagione degli ultimi 15 anni”.

Da domani quindi si inizierà a capire se l’ influenza è a metà percorso o se ci deve ancora arrivare. A fare la differenza saranno come sempre i bambini. “Sono i più piccoli a portare il contagio in famiglia - spiega il virologo - solitamente il picco avviene prima, con le vacanze di Natale, ma quest’anno il clima mite ha posticipato tutto. Ora con il freddo e il maltempo il picco è inevitabile. Resteremo alle prese con l’ influenza almeno per tutto il mese di febbraio, per poi vederla scemare”.

COME DIFENDERSI? “Non possiamo metterci sotto una campana di vetro, ovviamente- sottolinea Pregliasco - ma possiamo stare attenti ad evitare gli starnuti altrui, a lavarci spesso le mani e a vestirci “ a cipolla” per evitare gli sbalzi di temperatura. Inoltre un buon segnale arriva dai vaccini: sono in ripresa, registriamo un trend positivo dopo anni di sfiducia da parte degli italiani”.
Ultimo aggiornamento: Domenica 3 Febbraio 2019, 20:32
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