Gemelli e fratelli morti di Covid a poche ore di distanza: legame genetico col virus? La risposta della scienza

Gemelli e fratelli morti di Covid a poche ore di distanza: legame genetico col virus? La risposta della scienza

di Simone Pierini
Nell'ultimo mese in Gran Bretagna almeno due coppie di gemelli e due di fratelli sono morti, tutti a poche ore o giorni l'uno dall'altro. Questi decessi "anomali" nei tempi indicano fattori genetici che rendono alcuni più propensi di altri a soccombere alla coronavirus? La maggior parte degli scienziati ritiene che i geni abbiano un ruolo nel modo in cui le persone rispondono alle infezioni. La composizione genetica di una persona può influenzare i recettori utilizzati dal coronavirus per invadere le cellule umane. Anche la capacità di resistenza dell'infezione, la sua salute generale e il modo in cui il sistema immunitario reagisce avrà una componente genetica. L'analisi scientifica è riportata in un articolo di oggi sul The Guardian

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Un team guidato dal Prof Tim Spector, responsabile della ricerca gemellare e dell'epidemiologia genetica presso il King's College di Londra, ha riferito che i sintomi da Covid-19 sembrano risultare genetici al 50%. Ma Spector ha affermato che è necessario ulteriore lavoro per capire quali geni siano coinvolti e in che modo incidano per il decorso della malattia. «Non sappiamo se ci sono geni collegati ai recettori o geni collegati al modo in cui si presenta l'infezione», ha detto.

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Le gemelle Katy ed Emma Davis, 37 anni, sono morte nell'ospedale di Southampton il mese scorso. Le due sorelle, che vivevano insieme, avevano entrambe problemi di salute pregressi ed erano malate da tempo prima di contrarre il coronavirus. Un'altra coppia di gemelle, Eleanor Andrews e sua sorella Eileen, 66 anni, sono morte all'inizio di maggio. Anche loro vivevano insieme e presentavano patologie pregresse. Due fratelli di Newport, Ghulam Abbas, 59 anni, e Raza Abbas, 54 anni, hanno perso la vite a poche ore di distanza l'uno dall'altro all'ospedale Royal Gwent. Un'altra coppia di fratelli di Luton, Olume Ivowi, 46 anni e Isi Ivowi, 38 anni, sono morti a pochi giorni di distanza. 

«Queste morti ci fanno riflette sul fatto che potrebbe esserci qualcosa di genetico, ma quando le persone vivono insieme condividono anche un ambiente», ha detto Spector, ed è proprio il mancato distanziamento sociale la prima causa di contagio. Il risultato è che i gemelli che vivono insieme hanno maggiori probabilità di avere stili di vita e comportamenti simili, dalla dieta e dalle abitudini di esercizio alla velocità con cui cercano assistenza medica. Inotlre i gemelli non sono generalmente meno sani della popolazione più ampia.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 6 Maggio 2020, 15:02
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