Covid, modificata la definizione di 'caso positivo': la decisione dell'Ecdc. Ecco cosa cambia

Covid, modificata la definizione di 'caso positivo': la decisione dell'Ecdc. Ecco cosa cambia

Cambia la definizione di 'caso positivo' per quanto riguarda i test al coronavirus. Lo ha spiegato in una nota l'assessore alla Sanità della Regione Lazio Alessio D'Amato, che dà notizia di un aggiornamento da parte dell'Ecdc sulla definizione di caso confermato Covid-19. «Il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie infettive (Ecdc) ha aggiornato la definizione di caso Covid-19, chiarendo definitivamente l'utilità del test antigenico rapido di cui il Lazio è stato apripista nella forte attività di screening. A questo punto ci aspettiamo che nelle rilevazioni giornaliere siano inseriti anche i numeri dei test antigenici per misurare la capacità di testing».

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In poche parole dunque anche chi si sottoporrà a test rapido che risulterà positivo potrebbe essere conteggiato come caso di Covid: attualmente invece chi risulta positivo a test antigenico non viene conteggiato nei dati ufficiali, ma viene sottoposto a tampone molecolare di controllo.

Una procedura che porta inevitabilmente a falsare (in negativo) i dati ufficiali, dato che sottoporre a tampone un soggetto già positivo al test rapido significa nella maggior parte dei casi trovare un nuovo positivo. Se alla decisione da parte dell'Ecdc dovesse dunque seguire l'inclusione degli antigenici (e dei positivi) nei dati ufficiali di tutte le regioni, i numeri potrebbero sensibilmente risentirne, con più casi e più tamponi.

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Ultimo aggiornamento: Giovedì 17 Dicembre 2020, 13:15
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