​«Mascherine sui mezzi pubblici, l'obbligo resta. Quarta dose in autunno a tutti? Non è detto»

«Mascherine sui mezzi pubblici, l'obbligo resta. Quarta dose in autunno a tutti? Non è detto»

La situazione legata alla pandemia di Covid è in miglioramento, un lockdown in autunno è improbabile, ma la mascherina sui mezzi pubblici andrà tenuta ancora per qualche tempo. Il presidente del Consiglio superiore di Sanità (Css), Franco Locatelli, ha parlato oggi al Live in di SkyTg24, aggiornando su quanto sta succedendo in queste settimane in Italia con il coronavirus. «Non è detto che tutti faremo la quarta dose in autunno», ha detto Locatelli rispondendo alla domanda se a settembre-ottobre tutti faremo la quarta dose del vaccino anti-Covid.

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«Un lockdown in autunno lo vedo altissimamente improbabile», ha poi risposto alla domanda se in autunno potrebbe essere possibile che l'Italia possa tornare a bloccarsi per una recrudescenza della pandemia. «Possiamo liberarci dalla mascherina in questa fase in alcuni contesti, credo che vi sarà un orientamento di conferma sul trasporto pubblico, sui treni a lunga percorrenza e forse ma non è detto sugli aerei», ha detto ancora Locatelli rispondendo a cosa accadrà dopo il 15 giugno sull'obbligo delle mascherine in alcuni settori.

«La situazione, anche alla valutazione della cabina di regia di ieri, evidenzia una netta riduzione dell'incidenza cumulativa si è abbassata a 207 casi su 100mila abitanti; si è abbassato l'indice di trasmissibilità e anche una riduzione dell'occupazione delle aree mediche e delle terapie intensive.

Gli indicatori sono tutti favorevoli ma non dobbiamo dimenticare che c'è ancora una circolazione di Sars-Cov 2 nelle sue varianti più contagiose. La situazione è quindi sotto controllo ma non da sottovalutare, c'è una buona soluzione ma la pandemia non è finita, stiamo andando verso una circolazione endemica del virus», ha aggiunto Locatelli.

Locatelli: Creare una struttura antipandemica

«Solo il 35% degli immunodepressi ha ricevuto la quarta dose del vaccino anti-Covid e solamente il 16% degli over della fascia 60-79 con comorbidità ha ricevuto la seconda dose di richiamo. Loro devono essere ulteriormente protetti. Non è stato un fallimento ma non ha avuto l'adesione e l'applicazine auspicata. In questo senso il compito dei medici di medicina generale e degli specialisti è fondamentale».

«Deve far parte del patrimonio del Paese la creazione di una struttura antipandemica. Ci sono dei fondi destinati allo scopo e va creata una struttura in grado di giocare una partita in un paese importante come l'Italia sia nella formulazione dei vaccini, di anticorpi monoclonali e per quel che pertiene alla creazione di una centrale che intercetti i segnali che derivano dalle zoonosi», la sua proposta. «Una struttura con fondi statali che avrà come riferimento il ministero della Salute ma dotata di una gestione amministrativa autonoma. I fondi ci sono e sono stanziati», ha concluso Locatelli. 


Ultimo aggiornamento: Lunedì 6 Giugno 2022, 15:20
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