Covid Italia, Iss: Rt sopra uno in 11 regioni, rischio di rapido peggioramento

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Il Covid circola in tutto il Paese e si conferma un aumento nei nuovi casi segnalati in Italia per la nona settimana consecutiva. L'indice Rt è sopra 1 in 11 regioni e 2 province autonome. C'è un «concreto rischio di un rapido peggioramento epidemico». È quanto evidenzia il consueto monitoraggio settimanale del ministero della Salute e Istituto superiore di sanità, che invitano a rafforzare i controlli anti-virus anche attraverso la app Immuni.  

Si registra una incidenza cumulativa negli ultimi 14 giorni di 34,2 nuovi casi per 100mila abitanti (periodo 14/9-27/9 contro i 31,4 per 100mila abitanti nel periodo 7/9-20/9). Cresce l'età media dei contagiati: 42 anni contro i 41 della settimana precedente. 

 

Indice Rt



Nel periodo 10-23 settembre 2020, l’Rt calcolato sui casi sintomatici è pari a 1,01 (95%CI: 0,88 – 1,08). Sono il Piemonte (1,22), la Campania con (1,19) e la Sicilia con (1,19) le tre regioni con l'indice di contagio Rt più alto. In tutto, le regioni che hanno superato il valore soglia di uno attualmente sono 11 più due province autonome. Le regioni con il valore più basso sono Basilicata, Molise e Emilia Romagna.

Bisogna tuttavia «interpretare con cautela - afferma il report - l'indice di trasmissione nazionale in questo particolare momento dell'epidemia. Infatti, l'Rt calcolato sui casi sintomatici, pur rimanendo l'indicatore più affidabile a livello regionale e confrontabile nel tempo per il monitoraggio della trasmissibilità, potrebbe sottostimare leggermente la reale trasmissione del virus a livello nazionale».

Crescono i focolai sul luogo di lavoro

Sono stati riportati complessivamente 3.266 focolai attivi, di cui 909 nuovi, entrambi in aumento per la nona settimana consecutiva (nella precedente settimana di monitoraggio erano stati segnalati 2.868 focolai attivi di cui 832 nuovi). Questa settimana sono stati segnalati anche 14 focolai in cui la trasmissione potrebbe essere avvenuta in ambito scolastico, anche se attualmente non è sempre confermata. Nelle prossime settimane si potrà meglio valutare l'impatto dei contagi nelle scuole.​

Si mantiene stabile la percentuale dei focolai che si sono verificati in ambito familiare (76,5% di tutti i focolai attivi vs 76,1% la settimana precedente). Aumenta la percentuale di focolai verificati in ambito lavorativo (7,2% vs 5,6% la scorsa settimana) e diminuiscono invece i focolai associati ad attività ricreative (4,5% vs 6,3% la settimana precedente).  

 

Covid, rapporto Iss: crescono le terapie intensive



«Continuano ad aumentare i casi di Covid 19 nel nostro paese e l'Rt supera anche di poco l'unità. Si registrano focolai e casi sporadici un po' in tutte le regioni italiane il che sta a dimostrare una trasmissione diffusa del virus. Anche se non si registra un sovraccarico delle strutture ospedaliere, i ricoveri in ospedale e in terapia intensiva tendono gradualmente ad aumentare. Si raccomanda di tenere comportamenti prudenti: distanziamento fisico, mascherine, lavaggio delle mani e soprattutto evitare assembtramenti di qualsiasi tipo», è il commento di Gianni Rezza, direttore generale della Prevenzione ministero della Salute, al monitoraggio settimanale Iss-Ministero.

A livello nazionale continua a salire il numero di persone ricoverate (2846 vs 2365 in area medica, 254 vs 222 in terapia intensiva nei giorni 27/9 e 20/9, rispettivamente) e, conseguentemente, aumentano i tassi di occupazione delle degenze in area medica e in terapia intensiva. 

 

«Concreto rischio di rapido peggioramento epidemico»



L'Iss registra un maggiore carico sui servizi sanitari.
Un rilassamento delle misure, in particolare per eventi e iniziative a rischio aggregazione in luoghi pubblici e privati, e dei comportamenti individuali, anche legati a momenti di aggregazione estemporanei, rende concreto il rischio di un rapido peggioramento epidemico. 


La situazione attuale «evidenzia importanti segnali di allerta legati ad un aumento della trasmissione locale. Al momento i dati confermano l'opportunità delle ulteriori misure di prevenzione e controllo adottate e invitano ad essere pronti all'attivazione di ulteriori interventi in caso di peggioramento», si legge nel rapporto Iss.

 

App Immuni, campagna al via



«È importante il rafforzamento, anche attraverso l'utilizzo di strumenti tecnologici come la »app« Immuni, dei servizi nelle attività di diagnosi e ricerca dei contatti in modo da identificare precocemente tutte le catene di trasmissione e garantire un'efficiente gestione dei casi e contatti, inclusa la quarantena dei contatti stretti e l'isolamento immediato dei casi secondari», si sottolinea nel rapporto.
 
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Partirà lunedì 5 ottobre e terminerà domenica 11 la settimana di sensibilizzazione voluta dal governo per scaricare la app Immuni. Campagna che è stata accompagnata dall'ufficio comunicazione di Palazzo Chigi con una lettera di invito ai media. «rispetta te e gli altri» è il titolo, a quanto si apprende, che viene dato alla settimana di sensibilizzazione.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 2 Ottobre 2020, 22:00
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