Covid, Galli: «Decessi attuali causati da Omicron, non è una passeggiata. E i casi sono sottostimati»

L'infettivologo milanese, ex primario del Sacco, invita a non abbassare la guardia

Covid, Galli: «Decessi attuali causati da Omicron, non è una passeggiata. E i casi sono sottostimati»

Con la variante Omicron il Covid è davvero diventato più blando? Non la pensa così Massimo Galli. L'infettivologo milanese, ex primario del Sacco e andato in pensione da pochi mesi, invita a non abbassare la guardia.

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Covid, Galli: «Decessi attuali causati da Omicron»

«Sfatiamo il mito che Omicron sia solo una passeggiata di salute. Gli attuali morti per Covid sono, da tempo, persone che si sono infettate con questa variante e i suoi discendenti. Virus certamente meno patogeni, ma molto diffusivi. E se il denominatore delle infezioni aumenta, il numeratore dei morti cresce in proporzione, pur in una condizione in cui il virus è meno aggressivo. Non si può sottovalutare». Lo afferma all'Adnkronos Salute Massimo Galli, ex direttore di Malattie infettive all'ospedale Sacco, di Milano commentando dati del report Gimbe di oggi che evidenziano una crescita dei contagi del 22,7% e dei decessi del 20%.
Le morti da Covid che si registrano «non sono più legate a Delta da parecchio tempo ormai. Difficile, quindi, pensare che Omicron e i suoi discendenti siano 'benevoli'. Ovviamente una gran parte dei decessi riguardano persone con gravissime malattie ma, con un forte diffusione dell'infezione, a rischiare la vita ci sono, oltre ai non vaccinati, anche persone che hanno una storia di mancata risposta al vaccino».
Con il Covid, continua Galli, «la prospettiva 'zero morti' non si vede.

Dobbiamo quindi fare tutto quello che va fatto per poter vivere normalmente, proteggendo, nel contempo, le persone a rischio».

Covid, Galli: «Sempre meno test, nuovi casi sottostimati»

I dati che indicano ulteriore crescita del contagio da Sars-Cov-2 «non mi stupiscono. Ed è difficile da negare l'effetto Pasqua, con una ripresa più o meno prevedibile della circolazione virale, tra l'altro sottostimata perché non si fanno più test e le varianti che circolano sono particolarmente diffusive». Lo afferma all'Adnkronos Salute Massimo Galli.
Le morti, però, precisa Galli «sono ovviamente legate a infezioni precedenti a Pasqua. Vedremo nelle prossime settimane quale sarà l'andamento». Le feste pasquali hanno influito sui dati per «la maggiore circolazione delle persone, un maggior numero di incontri. Elementi che, con le varianti di Omicron altamente diffusive, creano le condizioni ideali per l'aumento dei contagi». 
Galli ribadisce, ancora una volta che «c'è un'evidente discrepanza tra i dati reali e quelli ufficiali nel nostro Paese. Se prendiamo i numeri degli ultimi 28 giorni in Italia risultano 1.711.000 casi e 3.889 morti, in Germania 3.466.000 casi e 5.600 morti. In Francia 3 mln di casi e 3.400 morti. Differenza difficile da spiegare se non per il fatto che i casi, ultimamente, non li registriamo. La differenza 'casi-decessi', non può essere così diversa rispetto a quella francese e tedesca», si dice convinto l'infettivologo.


Ultimo aggiornamento: Giovedì 28 Aprile 2022, 18:10
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