Già nel mese di marzo, «un'analisi preliminare aveva suggerito che il diabete mellito rappresentasse una delle condizioni croniche che predispongono a forme gravi di Covid-19 - ricordano i ricercatori - Il diabete mellito è una malattia metabolica cronica che, in Italia, colpisce quasi 4 milioni di persone. È caratterizzata soprattutto da alti livelli di zucchero nel sangue (glicemia) che, a lungo andare, provoca danni cronici a cuore, reni, occhi e nervi». Lo studio nasce dallo sforzo coordinato di docenti, dottorandi e specializzandi del Dipartimento di Medicina coinvolti nella ricerca Covid-19 e nell'assistenza a malati Covid. «Grazie all'imprescindibile collaborazione con le Unità di Malattie infettive e di Fisiopatologia respiratoria, è stato possibile raccogliere i dati di oltre 400 pazienti ricoverati per Covid-19 e seguirne il destino durante la fase acuta della malattia», sottolineano gli autori.
Stimiamo che in Veneto ci siano oltre 50mila persone che sono affette da diabete senza saperlo - spiega Angelo Avogaro, co-autore dello studio e direttore della Diabetologia dell'Azienda ospedale-Università di Padova - perché il diabete può rimanere a lungo asintomatico». Secondo Gian Paolo Fadini, autore principale della ricerca, «è anche possibile che la potentissima infiammazione che si sviluppa in corso di Covid-19 abbia scatenato la comparsa del diabete in un certo numero di pazienti». Dal lavoro è emerso il dato preoccupante secondo cui il rischio di progressione del Covid-19 verso forme gravi era più elevato nei pazienti in cui il diabete era misconosciuto rispetto a coloro in cui il diabete era noto e trattato.
«Da tempo sappiamo che è necessario far emergere il cosiddetto diabete sommerso - prosegue Avogaro - e ora abbiamo un motivo in più per farlo, per poter curare più adeguatamente il diabete ed il Covid-19».
Ultimo aggiornamento: Lunedì 31 Agosto 2020, 12:27
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